Trecate - "Il 4 Novembre dobbiamo celebrare innanzitutto la memoria dei Caduti: verso di essi la Nazione italiana ha un debito inestinguibile - ha dichiarato il Vicesindaco Rossano Canetta - Ricorre proprio oggi il centenario della fine del Primo conflitto mondiale, una guerra durata oltre 4 anni, cui parteciparono circa 6 milioni di Italiani e che costò al nostro Paese 750.000 morti tra soldati e civili". Un discorso che il Vicesindaco ha pronunciato durante la mattinata di domenica, Festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate,alla presenza delle Autorità e delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, delle scolaresche e della cittadinanza al Parco delle Rimembranze al termine del corteo che, partito dalla chiesa parrocchiale Maria Vergine Assunta dopo la Santa Messa e accompagnato dal Coro Voci Bianche “Don Gregorio Gambino” e dalla Banda Musicale Trecatese, ha sostato anche presso il Monumento ai Caduti per deporre una corona d’alloro.
"Possiamo farci un’idea di quello che dovettero provare i nostri ragazzi di allora, in quei terribili anni, grazie alle lettere dal fronte raccolte da Margherita Lodroni, che ha anche ricostruito le storie dei profughi che Trecate ha ospitato provenienti da Veneto e Trentino - ha concluso Canetta - Un pensiero di profonda gratitudine alle Forze Armate impegnate in missioni di pace all’estero e nell’aiuto alle popolazioni colpite da calamità naturali".
Nel pomeriggio le celebrazioni si sono chiuse con una cerimonia nella chiesa di San Rocco in cui Margherita Lodroni ha letto alcuni stralci di corrispondenza dal fronte con intervalli musicali a cura del Coro Voci Bianche e della Banda Musicale Trecatese seguito da un momento di ristoro grazie all’Associazione nazionale Alpini.