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La battaglia Binatti-Varone contro Capoccia finisce in Tribunale?

Querela dell'ex vice sindaco di Trecate nei confronti di sindaco e assessore allo Sport per la questione residenza di quest'ultimo in Calabria
Giorgio Capoccia

Trecate - Alle ore 18.30 di martedì 20 settembre l'ex vice sindaco Giorgio Capoccia ha convocato una conferenza stampa nel piazzale antistante la caserma dei Carabinieri. Qui si presenta con il testo che riportiamo 'in toto': "Ho convocato questa conferenza stampa in piazza San Clemente, antistante la Stazione dei Carabinieri, dalle quale sono appena uscito dopo aver depositato formale denuncia-querela nei confronti del Sindaco Federico Binatti e dell’Assessore Giovanni Varone. Ritengo che quest’atto fosse dovuto in quanto è dovere del Consigliere comunale operare un controllo politico-amministrativo sull’operato dell’Amministrazione comunale: ormai da diverso tempo ho segnalato ripetutamente e con diverse modalità i miei dubbi riguardo fatti e circostanze che a mio giudizio rappresentavano non solo atteggiamenti moralmente deprecabili ma potessero configurare vere e proprie ipotesi di reato. Nello specifico, mi sono chiesto se a carico dei due Amministratori locali potessero configurarsi le circostanze che li vedrebbero responsabili dei reati di truffa nei confronti del Comune di Trecate e del Comune di Siderno e nel contempo si configurerebbero anche i reati di omissione e di favoreggiamento. È pur vero che il Comune di Trecate sta verificando e regolarizzando il dovuto riguardo ai tributi locali non introitati in ragione della posizione dell’Assessore Varone, così come compare su una nota scritta dell’Ente, ma questo non cancella l’ipotesi di reato di truffa nei confronti del Comune. La stessa condizione si è venuta a creare nel Comune di Siderno: il cambio di residenza, seppur avvenuto nel corso del 2022, non può cancellare la posizione degli ultimi decenni. Ho chiesto ripetutamente che venissero assunti dei provvedimenti sugli aspetti amministrativi e che tutti insieme prendessimo le distanze da quei comportamenti degli Amministratori coinvolti che potessero rappresentare, come ho avuto modo di ribadire poco fa, un aspetto poco etico se non addirittura rappresentare delle ipotesi di reato, anche per evitare che nel tempo le ricadute amministrative possano divenire anche peggiori. Comunicherò delle formali scuse come Consigliere comunale al Comune di Siderno e all’ATERP Calabria, che gestisce le case popolari (edilizia residenziale pubblica) calabresi, e comunicherò quanto ho formalmente depositato oggi, anche affinché possano valutare eventuali loro provvedimenti conseguenti qualora sussistessero le condizioni per rivalersi. Nelle mie funzioni di Consigliere comunale ho ritenuto essere mio preciso dovere non  tacere e portare all’attenzione dell’autorità giudiziaria la situazione che ho poc’anzi descritto: in tutti questi anni ho sempre mantenuto fermamente una precisa linea che ponesse al centro legalità e trasparenza e il mio obiettivo è continuare a perseguirla nei confronti di chiunque si dimostri Amministratore distratto o lezioso".

A margine della conferenza stampa, lo stesso Capoccia (che oggi è consigliere comunale - ovviamente - all'opposizione) ribadisce che "questa faccenda è già stata portata all'attenzione del sindaco Binatti e dell'opinione pubblica, oltre che dei media, sin dal 2018. Da allora dal primo cittadino e dagli uffici comunali preposti, in primis il segretario comunale dottoressa Cirigliano, ho avuto risposte generiche e non soddisfacenti. E ora ho deciso di procedere con la querela. Sarà la magistratura ad indagare e a verificare il dolo e soprattutto vorrei ricordare che se uno fa una rapina e poi consegna il malloppo in banca, non è che viene meno al reato commesso, magari si riconoscono le attenuanci, ma il reato rimane... Sono ancora in attesa di sapere quanto non ha ancora versato l'assessore Varone per regolarizzare la sua posizione. E poi ho voluto informare dei fatti il Comune di Siderno perché sono proprio i cittadini di questa località calabrese quelli che hanno subito il torto maggiore da tantissimi anni. Non chiedo le dimissioni dell'assessore - ha concluso Capoccia - ma giustizia!"

Nella stessa serata è arrivata una breve nota dal sindaco Binatti: "Alla luce di quanto dichiarato alla stampa dal consigliere Giorgio Capoccia, attendo di conoscere le esatte contestazioni contenute dall’esposto, per le quali lo stesso consigliere si dovrà assumere tutte le responsabilità del caso, che attengono alla mia persona e al mio ruolo. Per quanto mi riguarda continuo a lavorare nella massima serenità per il bene della nostra città".

Gianmaria Balboni