Trecate - Riceviamo e pubblichiamo una lettera della comandante della Polizia Municipale di Trecate, dottoressa Ivana Medina, in risposta alle critiche di Alessandra, trecatese residente in via F.lli Russi.
In relazione all'articolo comparso su Freenovara in data 04.12.2013 dal titolo "Alessandra: Quella strada va chiusa!" relativo al transito di persone non autorizzate nel tratto di strada di Via Cassano vietato durante gli orari di scuola, si concorda perfettamente con l’opinione di “Alessandra” sulla non curanza delle persone che non rispettano la segnaletica stradale, ma si fa notare che, se la strada era incustodita e la Polizia Municipale non ha risposto al telefono, esisteva una motivazione seria. Infatti, la Polizia Municipale era impegnata in un altro intervento urgente, improrogabile e più grave, come era impegnata in altrettanto intervento urgente, purtroppo capitato anch’esso nell’orario di ingresso scuole pomeridiano, anche il giorno seguente 05.12.2013, che ha richiesto anche l’ausilio anche dell’ufficiale, generalmente in ufficio a supporto degli agenti e dei cittadini: interventi dimostrabili, comunque, non certo in questa sede, ma alle autorità competenti.
Si fa presente, comunque, che in tutti gli altri orari di ingesso ed uscita ragazzi, la Polizia Municipale è stata ed è sempre presente. Pur di garantire presenza e sicurezza agli alunni, si sono cercati per diverso tempo volontari che coadiuvassero i pochi agenti disponibili nel servizio scuole e ora si ringraziano coloro che con enorme disponibilità, dedizione e grande senso civico si prodigano quotidianamente in modo del tutto gratuito per tale servizio, coadiuvando la Polizia Municipale per la sicurezza dei ragazzi. Purtroppo i volontari sono esseri umani e non sempre possono essere presenti. In tali casi gli agenti li sostituiscono. La presenza della pattuglia nei pressi delle scuole, generalmente, è finalizzata al rispetto della segnaletica stradale e della sicurezza urbana a tutela dei ragazzi sia dal punto di vista della viabilità, che da quello della quieta convivenza civile; pertanto, se si frappongono interventi più urgenti e/o più gravi, viene data precedenza a tali situazioni pericolose ed è proprio ciò che è avvenuto nelle due giornate in cui, purtroppo il “nonno vigile”, a cui va tutta la mia stima per la sua costante e quotidiana presenza ad un servizio tanto importante, ha avuto prioritarie esigenze personali, pienamente giustificate.
La presenza dell’agente di polizia municipale all’attraversamento pedonale, infatti, non ha ragion d’essere nei pressi delle scuole primarie, alle quali i bambini devono essere accompagnati da adulti che dovrebbero ben conoscere le regole del Codice della Strada ed utilizzare gli attraversamenti pedonali con attenzione, mentre è sicuramente più necessaria alle scuole secondarie di primo grado, dove i ragazzi, da poco usciti dalle primarie, possono recarsi da soli e quindi trovarsi in una situazione di minor tutela, per la quale è necessaria la presenza degli agenti, trattandosi oltretutto di presenza su una direttrice principale di attraversamento della città, molto trafficata da ogni tipo di veicoli. Alle scuole primarie è, pertanto, sufficiente la presenza del “nonno vigile” che ricordi agli automobilisti, che dovrebbero rispettare le indicazioni fornite dalla segnaletica stradale di divieto di transito nel tratto di strada frequentato dagli alunni e che aiuti, eventualmente, qualche bambino solo in difficoltà. Purtroppo, proprio per mancanza di senso civico e rispetto dei diritti dei minori, spesso tali regole vengono violate ed, a volte, proprio da parte di quegli adulti che, dopo aver accompagnato i propri piccoli, transitano non curanti della presenza degli altri.
In relazione, poi, ai commenti a corollario dell’articolo in questione riferiti al telelaser, si precisa che non viene mai programmato l’utilizzo dello strumento di controllo della velocità in orari previsti per l’ingresso o l’uscita degli alunni delle scuole e che i servizi stabiliti sulla SP 11/R sono anticipatamente programmati ed in seguito eseguiti in adempimento di uno specifico programma coordinato dalla Prefettura ed obbligatorio per disposizioni europee e superiori, stabilito allo scopo di ridurre l’incidentalità a livello internazionale. Proprio grazie anche a questi strumenti, nel corso di questi dieci anni circa si è passati da 54.000 morti sulle strade a 34.000, con l’obiettivo di 27.000 da raggiungere per il 2020, nell’ottica di giungere entro il 2050 all’obiettivo “vision zero”, cioè ad annullare i morti per incidenti stradali.
Si auspica, per il futuro, che la Polizia Municipale non sia più costretta ad occupare il suo tempo per giustificare il proprio operato contro accuse infondate e faziose, potendosi dedicare, invece, maggiormente al servizio del cittadino, considerato il grave sottorganico, causato da normative stringenti che limitano le assunzioni, oltre che dalle norme della spending-review, organico che dovrebbe vedere in azione, per una città come Trecate, almeno 25 componenti del Corpo di Polizia Municipale ma che, in realtà ne comprende soltanto 11 effettivamente operativi, che svolgono il proprio lavoro anche su tre turni di servizio, proprio per poter garantire maggior sicurezza ai cittadini.
Il Comandante del Corpo di Polizia Municipale
Dott. Ivana Medina