Pombia - Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Laura, mamma di un bimbo disabile, S., residenti a Pombia: una storia non facile, ma dall'esito positivo. "Egregio direttore, sono la mamma di un bambino di 13 anni affetto da disabilità. S. è un ragazzino vivace ma anche molto sensibile. Da sempre, lo seguiamo con immenso affetto e amore, anche se chiaramente non mancano le difficoltà. Negli ultimi anni, abbiamo vissuto problemi legati all'alimentazione: S. è ingrassato in modo notevole; il cibo era diventato una sorta di rifugio, tanto da portarlo ai limiti dell'obesità. Un problema che non siamo riusciti a gestire, finchè non abbiamo incontrato una specialista che ci ha permesso di intervenire, con il suo aiuto, per arginare la questione. Con la dottoressa Elisabetta Lenci, della clinica Maugeri di Veruno, abbiamo intrapreso un percorso che ha portato il nostro bambino a perdere ben 15 chili nel giro di nove mesi: un'impresa che a noi sembrava impossibile, ma che, grazie alla dottoressa Lenci, è arrivata a compimento. Oggi S. è un bambino molto più stabile e sano, dopo una dieta che ha comportato certamente dei sacrifici, ma che, con il supporto del nostro medico, è stata affrontata con grande serenità. Essere genitori è un mestiere difficile, il più difficile, ma quando si hanno figli affetti da disabilità l'educazione e la gestione diventa ancora più complicata perchè occorre far fronte ancora oggi, purtroppo, a pregiudizi e ad un sistema che non sempre risponde alle esigenze delle famiglie coinvolte. Ho voluto raccontare la nostra storia perché, contrariamnete a quanto si possa pensare, ci sono ancora situazioni di eccellenza, ci sono ancora medici e personale sanitario che svolgono il proprio lavoro con passione e amore. La dottoressa Lenci ha dimostrato nei confronti di S. un'amorevolezza che lo ha aiutato a raggiungere un obiettivo che potrebbe sembrare un facile traguardo, ma che, in caso di disabilità, non lo è affatto. Ringrazio Dio per averci messo lei sul nostro cammino: trovare persone così non può che essere motivo di incoraggiamento, sia per noi genitori che per i nostri figli".