Trecate - Duro affondo di Auser e del suo presidente Pietro Allevi nei confronti dell'Amministrazione comunale retta dal sindaco Federico Binatti: " Anche quest’anno niente Festa d’Estate nel mese di agosto al Parco Cicogna. Da quasi 20 anni era un appuntamento fisso per tutti i trecatesi che in agosto rimanevano in città, gli anziani soprattutto, ma non solo, potevano trascorrere qualche ora al fresco “sotto le fronde” del nostro splendido parco, allietati da tante iniziative di intrattenimento: musica, balli, gioco delle carte e qualcosa di fresco da bere. Negli anni sono state molte le associazioni di volontariato che l’hanno organizzata. Noi di Auser abbiamo iniziato nel 2011 e fino al 2018 abbiamo condiviso l’impegno con Croce Rossa, Nel 2019 siamo rimasti soli ma comunque disponibili a realizzare una manifestazione molto apprezzata da tanti trecatesi e per questo fortemente voluta e sponsorizzata senza soluzione di continuità da tutte le amministrazioni che si sono succedute. Poi nel 2020 la pandemia e quest’anno un sostanziale cambio di rotta dell’amministrazione ci hanno costretto a gettare la spugna. Noi ci eravamo preparati per organizzare la manifestazione in totale sicurezza e nel rispetto di tutte le vigenti normative anti-covid. Ci aspettavamo che anche il comune si impegnasse nella stessa direzione garantendo il tradizionale ruolo e supporto ma, in buona sostanza, quest’anno il comune si è “chiamato fuori” da qualsiasi responsabilità e coinvolgimento operativo. A questo punto i costi, l’impegno da erogare e, soprattutto, le responsabilità da assumere erano davvero troppo elevati anche per noi! Niente festa dunque e siamo veramente dispiaciuti perché, vivendo ogni giorno a contatto con anziani e famiglie, percepiamo quanto fosse importante la disponibilità a Trecate di un momento di svago gratuito ed accessibile a tutti nel mese di agosto. Non spetta a noi giudicare e ci rendiamo conto che amministrare significa fare delle scelte. Evidentemente l’attuale amministrazione ha deciso di abolire una bella tradizione e, per quanto a noi incomprensibile, avrà le sue buone ragioni. Ci spiace solo che, anziché assumersene la responsabilità di fronte ai trecatesi, abbia preferito metterci nella condizione obbligata di non poterla fare".