Trecate - Parliamo ancora del nascituro polo logistico della moda, quello stra-ordinario (nel senso dell'imponenza) complesso che tra Trecate e Novara sta sorgendo a nord della Sr 11 con la speranza che porti qualche centinaio di posti di lavoro. Lo stesso polo che sta avendo qualche problema 'burocratico' per Valutazioni d'Impatto Ambientale ancora hanno da risolvere. Lo stesso che ha già avuto, purtroppo, un morto sul lavoro (non dimentichiamocelo) un paio di mesi orsono (un lavoratore rumeno residente nel Milanese).
Sono in essere alcune opere nei pressi della rotonda per Sozzago ed è stato piazzato un semaforo che regola a senso alternato la viabilità molto sostenuta lungo la Sr11. Risultato? Chilometri di coda da e per Novara in un tratto che è frequentato da migliaia di mezzi ogni giorno, sia auto, che camion, bus, ambulanze e delle forze dell'ordine. Un ingorgo quindi che ha congestionato una viabilità davvero molto difficile tanto che percorrere pochi chilometri (da Trecate al capoluogo) è necessaria quasi un'ora! Stare in coda poi con queste temperature torride è un'esperienza... mistica.
Manca poi - e la cosa è evidente da tempo - una rotonda che immetta dal polo in direzione Trecate, col risultato che diversi mezzi (soprattutto quelli pesanti, ma anche furgoni e auto dei dipendenti) attraversano la Sr11 nonostante ci sia una linea continua che vieti tale passaggio. E, 'dulcis in fundo', che dire di quei lavoratori che a piedi raggiungono Novara o la più vicina fermata del bus (distante almeno un paio di chilometri tra le due città) a loro rischio e pericolo?
Insomma, tanto c'è da fare e tantissimo è ancora da studiare per migliorare la situazione che, comunque, così com'è non va. Poi se ci saranno veramente 500 o più posti di lavoro per novaresi e trecatesi saremo tutti più felici e contenti, ma ora il commento più spontaneo che viene da fare è: "Bene, ma non benissimo...".
Gianmaria Balboni