Trecate - Le Fiamme Gialle novaresi, in servizio ed in congedo (A.N.F.I.), hanno incontrato, presso la Sala Convegno della Caserma di Piazza del Popolo, Suor Maria, responsabile della Casa Famiglia Spirito Santo di Trecate. L’inizio della storia della Casa Famiglia fu determinata dalla drammatica esigenza di assistere e accudire gli orfani di guerra. Uno sparuto gruppo di suore con pochi mezzi a disposizione si prodigò per assicurare ai piccoli orfani tutte quelle cure e attenzioni di cui ogni bimbo avrebbe dovuto beneficiare, crescendo. Con la preziosa collaborazione del noto pedagogista Bongianni e la moglie Angiolinda, nei primi anni cinquanta iniziò a farsi strada l’idea di creare un complesso abitativo capace di offrire dignitosa accoglienza ai piccoli “colombi” (come soleva definirli la signora Angiolinda) per dar loro possibilità di curare le ferite e per acquistare la capacità di ricominciare una vita serena. Venne così costruita la grande struttura di Trecate, dotata di ampie camerate, saloni adibiti alla ricreazione, una grande cucina ed altrettanti ampi spazi di gioco esterni. Il progetto educativo pensato dai coniugi Bongianni, aveva l’obiettivo di dare dignitosa accoglienza agli ospiti, garantendo loro la possibilità di vivere in un ambiente simile a quello familiare, assicurando tutte quelle attenzioni, capaci di creare solide basi, per una positiva evoluzione di crescita. L’Istituto divenne “C.a.s.a. Famiglia Spirito Santo”, non più Istituto ma casa d’accoglienza socio assistenziale, costituita da tre appartamenti destinati a tre differenti fasce d’età: bambini, preadolescenti, adolescenti. La struttura si è adeguata via via ai parametri legislativi stabiliti dalla Regione Piemonte (DGR 25 – 5079 del 2012).
Attualmente sono operativi due gruppi appartamento uno che ospita un massimo di 8 piccoli di età compresa tra i 6 ed i 12 anni ed un altro che ospita un massimo di 10 ospiti tra i 13 ed i 18 anni. Il ruolo di responsabile della casa famiglia è passato a Suor Maria che custodisce la preziosità del lavoro di questa casa, nel sempre vivo desiderio di prodigarsi con attenzione e pazienza alle delicate storie di vita. Oggi la casa è costituita da una complessa macchina organizzativa, grazie al prezioso contributo degli altri operatori si è in grado di mantenere ordine e pulizia, di assicurare una sana alimentazione, attenzioni, cure e protezione.
Il Comandante provinciale, Col. Giovanni Casadidio, anche a nome della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia, formulando i migliori auspici per una sempre più stretta solidarietà con il Corpo, ha lodato l’attività svolta nonché il cospicuo impegno profuso da tutti i volontari che quotidianamente si adoperano per un futuro migliore degli ospiti della Casa Famiglia.