Cerano - I dati riguardanti la qualità dell'aria a Cerano elaborati dall'Istituto per la Bioeconomia del CNR grazie al sistema AirQuino relativi agli ultimi mesi dell'anno 2023, non hanno rilevato particolari criticità. "Le tre centraline installate dall'Amministrazione comunale - spiega l'assessore Alessandro Albanese - precisamente la SMART 226 in via Vigevano, la SMART 227 in via Milano e la SMART 228 in piazza San Gervasio, permettono di monitorare le concentrazioni di determinati inquinanti oltre all'andamento di temperatura e umidità relativa; gli inquinanti monitorati sono il monossido di carbonio (CO), il biossido di carbonio (CO2), il biossido di azoto (NO2), l'ozono (O3), le polveri sottili (PM10 e PM2.5), il biossido di zolfo (SO2) e l'acido solfidrico (H2S). Per nessun inquinante sono stati evidenziati picchi o valori medi preoccupanti; i picchi più alti sono stati registrati nei giorni tra il 23 ed il 27 di novembre per quanto riguarda PM10 e PM2.5, quindi le polveri sottili, ed il biossido di azoto. Considerando che tra le principali fonti di produzione sia delle polveri sottili che del biossido di azoto vi sono gli impianti di riscaldamento e che proprio nei giorni in questione sono state registrate temperature medie giornaliere particolarmente basse, è molto probabile una correlazione tra i due fattori. Va ricordato che le suddette centraline sono state installate per avere un ulteriore strumento di monitoraggio della qualità dell'aria a Cerano e non vanno in nessun modo a sostituire quelle di ARPA, infatti le misurazioni fornite attraverso i bollettini non hanno valore normativo ma contribuiscono a fornire una "fotografia" più dettagliata dell'aria che si respira sul nostro territorio".