Cerano - Nuova coltre oleosa e scura sul territorio di Cerano. Il fatto ha scatenato le ire della popolazione, in primis del sindaco Gatti, visto che periodicamente avvengono questi fatti (l'ultimo ha avuto luogo a metà settembre, nella foto). Sulla vicenda hanno preso posizione sia la segreteria provinciale del Partito Democratico che il consigliere provinciale Alessandro Albanese (gruppo misto).
"Nella notte tra il 29 e il 30 ottobre - scrivono dal Pd - una nuova nube di polvere nera ha ricoperto l’abitato di Cerano. L’ennesimo caso di inquinamento atmosferico che mette seriamente a repentaglio la salute dei cittadini. La Provincia ha il dovere di intervenire con rapidità adottando tutte le misure previste dal protocollo di intesa siglato di recente tra istituzioni e imprese del polo chimico di San Martino di Trecate, per il monitoraggio delle emissioni e la conseguente messa in sicurezza degli impianti. Il gruppo consiliare del Partito Democratico della Provincia di Novara sollecita la giunta Sozzani a fare presto nell’applicazione degli accordi presi che prevedono il posizionamento di telecamere a raggi infrarossi sui camini e sulle torce delle aziende del polo chimico per scovare le fonti di emissione. Solo individuando i responsabili dell’inquinamento sarà possibile intervenire per ristabilire una condizione di sicurezza per la salute. Nel corso degli ultimi 2 anni il Partito Democratico ha lavorato a fianco delle istituzioni e delle imprese convinto che solo attraverso la concertazione fosse possibile porre fine al problema dell’inquinamento. Ma il tempo è scaduto. Tutti gli attori in gioco, a cominciare dalla Provincia devono agire assumendosi le proprie responsabilità".
"A seguito dell'ennesima copiosa ricaduta di "nero" su Cerano - afferma invece Albanese - avvenuta nella giornata di ieri, in data 31 ottobre ho parlato sia con il sindaco Flavio Gatti che con l'assessore provinciale all'ambiente Oliviero Colombo. In particolare, ho chiesto all'assessore Colombo se fosse possibile procedere in modo concreto per far fronte a tale problematica; Colombo mio ha comunicato che dopo l'ultima riunione dell'apposito tavolo provinciale (martedì 18 ottobre), ha incaricato un legale della Provincia di verificare quali azioni potrebbe porre in essere l'Ente affiancando quelle già promosse dall'Amministrazione comunale ceranese. Questo ovviamente andrebbe a rafforzare un eventuale intervento nel momento in cui si riuscisse a risalire con esattezza ai responsabili degli eventi in oggetto. L'assessore provinciale mi ha anche comunicato che insieme alla Prefettura si sta impegnando per accelerare il processo di rilascio dell'AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale) alla raffineria Sarpom da parte del Ministero; va ricordato che a fronte del rilascio dell'autorizzazione sono state richieste all'azienda parecchie prescrizioni. In ultimo Colombo mi ha manifestato l'intenzione di volersi coordinare per le prossime azioni con i sindaci Gatti di Cerano e Ruggerone di Trecate sul cui territorio insistono gli stabilimenti del polo di S. Martino. Da parte mia sono convinto che sia davvero giunto il momento di concretizzare ciò di cui finora si è parlato: la situazione per i cittadini del Comune di Cerano sta diventando davvero insostenibile".