Share |

Oltre la finestra

Romentino - È in piena operatività il progetto “Oltre la finestra”, promosso dal C.I.S.A. Ovest Ticino in collaborazione con Stilema/Unoteatro. Dopo un intenso e prezioso confronto tra Marco BriccoGrazia Fallarini, le educatrici e gli educatori dei Centri STH di Galliate, Trecate e di Recetto, sono iniziati gli incontri a distanza con le persone con disabilità e le loro famiglie e si stanno distribuendo gratuitamente i tablet a chi non dispone della connessione, per continuare a incontrare tutti e per fare in modo che si incontrino tra loro.

Vogliamo ricostruire uno spazio di relazione, sia pure virtuale, in cui continuare a raccontarsi e a condividere il piacere di stare insieme. Lo faremo utilizzando le opportunità di interazione che ci danno le tecnologie; lo faremo, soprattutto, con attività che toccano la narrazione del proprio spazio-casa e delle proprie passioni, il teatro e la musica, tour virtuali per scoprire la natura e le culture del mondo, giocando e festeggiando insieme.

Lo faremo, come sempre, coinvolgendo e lasciando spazio e voce a tutti.
#oltrelafinestra #cisaovesticino #compagniateatralestilema #disabilità #emergenzacovid19 #pandemia #lontanimavicini

Il progetto è diretto a 40 disabili  e alle loro famiglie

Operatori:

- 8 Educatori del Centri STH di Galliate, Trecate e Recetto

- Grazia Fallarini del Cisa Ovest Ticino, ideatrice, pedagogista, responsabile di procedimento di “Oltre la finestra”

- Marco Bricco di Stilema/Unoteatro, ideatore, direzione artistica.

Risorse:

Il Cisa Ovest Ticino ha provveduto a fornire a chi era sprovvisto di connessione e/o mezzi informatici 15 tablet con connessione, gli educatori si sono messi a disposizione delle famiglie “in presenza” per spiegare il loro funzionamento

Tempi:

Nei mesi di marzo, aprile e maggio si è svolta una sperimentazione e ora il progetto procede a pieno ritmo.

Approfondimento:

L’emergenza in atto, accanto al gran numero di problematicità a cui far fronte, si riverbera in modo significativo sui settori più deboli della popolazione. Il mondo della disabilità e quello dei minori, in particolare di chi è rischio di marginalità e povertà educativa, ne sono esempi evidenti. La situazione presente ed i prossimi mesi, soprattutto quelli estivi, sollevano grosse problematiche legate alla dimensione relazionale, allo stravolgimento dei tempi di vita e delle sue routine, alla cura della sfera psico-fisica di ognuno. Con l’intento di rispondere a questi bisogni, è stato definito un progetto di intervento, strutturato in un pacchetto di proposte rivolte all’intero territorio coperto dal C.I.S.A. Ovest Ticino, con particolare attenzione per le persone con disabilità, i bambini, i ragazzi e le famiglie del territorio. Il progetto, che va comunque considerato come “progetto di emergenza”, in una prima fase sarà indirizzato specificamente alle persone con disabilità e alle loro famiglie, con l’intento, come da obiettivi, di operare un processo di salvaguardia, mantenimento e ricostruzione del tessuto relazionale del disabile, puntando, in particolare, alla valorizzazione delle sue capacità e dei suoi interessi.

Oltre la Finestra

La proposta si muove su tre linee metodologico-operative, tra loro integrate e complementari.

  1. Attività condotte da esperti e operatori di cui persone con disabilità e famiglie siano fruitori.
  2. Attività interattive condotte da esperti e operatori di cui persone con disabilità e famiglie siano, allo stesso tempo, fruitori e coprotagonisti.
  3. Attività proposte da esperti e operatori realizzate da persone con disabilità e famiglie in veste di protagonisti.

Le attività, a seconda dei casi e degli strumenti tecnologici impiegati, potranno essere rivolte alla singola persona, ad un piccolo gruppo o a tutti e, in ogni caso, coinvolgeranno sempre attivamente anche gli educatori dei Centri Diurni STH e di Recetto.

In senso generale, il progetto individua l’impiego dei linguaggi artistici intesi come strategia relazionale, come suo tratto caratterizzante e, considerati particolarità, limiti e contraddizioni del lavorare su una “relazione a distanza”, va detto che occorrerà certamente agire in itinere per rimodulare al meglio le diverse proposte.

In termini organizzativi e lavorando sempre di concerto con gli operatori dei servizi, si vuole costruire una sorta di “palinsesto” fatto di appuntamenti fissi che coinvolgano in vario modo persone con disabilità e famiglie, sia in termini qualitativi che quantitativi, sulla base delle tre linee di cui sopra.

Nel progetto sarà cura degli operatori sostenere, ascoltare e accogliere i bisogni e le istanze delle famiglie.