Cerano - Venerdì 19 ottobre alle ore 20.30 presso la Sala Crespi si terrà un incontro aperto a tutta la cittadinanza nel quale verrà illustrato dai tecnici ARPA il risultato dello Studio Epidemiologico condotto sul Comune di Cerano.
I risultati sono disponibili sul sito Internet comunale. Vai allo studio epidemiologico.
Nella conclusione dello studio si legge: "Il vivere nell’area ove, secondo il modello di dispersione adottato, è maggiore l’esposizione a SO2 originato dal polo petrolchimico è risultato associato ad alcuni aumenti del rischio di mortalità e di morbilità soprattutto nel sesso maschile, ma non per le patologie per le quali le evidenze disponibili sono maggiormente riportate. Nel sesso femminile sono segnalati eccessi per leucemie e diabete, non presenti nel sesso maschile. Sono presenti eccessi nel sesso maschile per altre patologie (tumore del rene, della vescica), considerati con evidenza inadeguata dal gruppo di lavoro nazionale SENTIERI. La distribuzione diseguale tra uomini e donne delle patologie risultate in eccesso porta a considerare la probabile causa dei rischi osservati in fattori non ambientali. I fattori ambientali infatti si distribuiscono uniformemente tra i due sessi, non essendoci motivo per cui, a parità di esposizione, debbano colpire un sesso più dell’altro. Gli eccessi prevalenti nel sesso maschile portano a considerare fattori di rischio occupazionali o voluttuari tipici del sesso maschile come causa degli aumenti di rischio osservati. Nell’analisi specifica dei casi in eccesso, sia per la loro classificazione nosologica, sia per la loro posizione residenziale, porta a ulteriori dubbi, come nel caso delle leucemie femminili, in cui alcuni casi sono al margine delle aree a maggiore esposizione, e una riclassificazione porterebbe ad una riduzione o annullamento del rischio (procedura di validazione one leave out). Questi fattori nel complesso non depongono per un impatto significativo delle emissioni del polo petrolchimico sui residenti nelle aree a maggiore ricaduta, ma sulla distribuzione differenziale di esposizioni occupazionali e di abitudini personali nelle aree considerate. Dati i risultati, che non confermano effetti di esposizioni ambientali, non si ritiene necessario un approfondimento ulteriore con studio caso controllo, ipotizzato nel caso di conferma di eccessi in entrambi i sessi per le stesse patologie nello studio di coorte anagrafica. Lo scopo dello studio caso controllo era di controllare le esposizioni individuali che avrebbero potuto, in caso di conferma di eccessi potenzialmente ambientali, confondere la relazione causa effetto riscontrata".