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Profondo cordoglio per la scomparsa di Gianfrancesco Luminiello

Il ricordo dell'amico e collega, maresciallo Pasquale Fico
Gianfrancesco Luminiello

Trecate - Si sono svolti nel pomeriggio di oggi, venerdì 7 maggio, nella chiesa parrocchiale di Trecate i funerali di Gianfrancesco Luminiello, prematuramente scomparso all'età di 56 anni a causa di un 'brutto male'. Una notizia che ha riempito di cordoglio e commozione tutta la comunità trecatese, che ben conosceva e stimava il militare dell'Esercito. Lascia la moglie Manuela, i figli Giuseppe con Laura e Michele con Alessandra, le sorelle Cristina e Lella con le rispettive famiglie e la cognata Anna, oltre a nipoti, pronipoti, cugini, parenti e soprattutto tantissimi amici. La famiglia intende ringraziare in particolare il personale del Reparto oncologico dell'Aou Maggiore della Carità di Novara.

Un bellissimo e completo ritratto della figura di Gianfrancesco è stato fatto dal maresciallo Pasquale Fico (rappresentante nazionale Cocer), suo collega in Esercito: "Gianfrancesco era Primo Luogotenente, collocato in riserva nel febbraio 2019. Ha prestato servizio alla Compagnia Genio Pionieri presso la Caserma “Passalacqua” in Novara; alla Compagnia Genio Pionieri della Brigata Corazzata Centauro nella Caserma “BABINI” di Bellinzago Novarese; al Reggimento Supporto Tattico e Logistico al (HQ) NRDC – ITA, Solbiate Olona (VA); in servizio dal 21 aprile 1982, ha frequentato la Scuola Sottufficiali e i successivi corsi di specializzazione. Sottufficiale dell’Arma del Genio, specialità guastatori, ha operato, con estrema perizia e dedizione, in tutte le circostanze con il riconosciuto intento di migliorare l’efficienza del reparto di appartenenza, fornendo risultati di assoluto rilievo. Si è distinto in particolare nella branca Logistica con l’incarico di Comandante di Plotone Attrezzature Speciali, gestendo con oculatezza l’impiego delle macchine movimento terra in carico al Reparto di appartenenza. Ha partecipato con lodevole impegno alle seguenti missioni: “Alba” in Albania; “Constant Forge” in Bosnia Erzegovina e “ISAF”, in Afghanistan (per due turni). Annoverava nel suo curriculum professionale numerosi riconoscimenti. Sottufficiale che emergeva nettamente per ammirevole dedizione, ferma determinazione e vivo spirito d’iniziativa, e che ha contribuito in maniera determinante ad accrescere l’immagine dell’Esercito e delle Forze Armate Italiane anche nel contesto multinazionale in cui ha operato".

La salma dopo il funerale è stata tumulata nel cimitero di Trecate.