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PROGETTO ESCO NEL BOSCO

Educazione ambientale e outdoor al tempo del Covid… e oltre

Cameri - Il Circolo Il Pioppo nasce dalla unificazione del Circolo di Legambiente di Novara e quello di Galliate “Sette Fontane”, entrambi attivi dagli anni ‘80. In questo lungo periodo hanno partecipato a molte delle campagne nazionali di Legambiente, hanno seguito e sono intervenuti sulle questioni ambientali del territorio, con azioni specifiche, partecipazioni ad attività, articoli su giornali, convegni e dibattiti. Negli ultimi anni i due circoli hanno svolto la loro attività sempre più a stretto contatto, soprattutto con i campi di volontariato internazionale e i progetti di educazione ambientale. Per questo nel 2018 hanno deciso di unirsi per meglio sviluppare la loro attività e rispondere così anche all’esigenza di occuparsi di tutto il territorio della bassa provincia di Novara arrivando nel 2019 a fondersi nel nuovo circolo “Il Pioppo” Ovest Ticino e Novarese APS, articolazione territoriale di Legambiente. L’esperienza maturata negli anni ha portato Il Pioppo a costituire un Centro di Educazione Ambientale (CEA) presso Villa Picchetta a Cameri, che è sede dell’Ente Parco del Ticino, il cui obiettivo è quello di dedicare una struttura fisica e personale qualificato alle attività di educazione ambientale e outdoor del Circolo.

Il Circolo ha sempre avuto una particolare attenzione e vocazione all’educazione ambientale, oltre che l’attenzione per la tutela del territorio e la promozione di campi di volontariato, e ha per questo presentato alla Regione Piemonte il progetto “Esco nel Bosco. Educazione ambientale e outdoor al tempo del Covid …. e oltre”, nell’ambito del Bando dedicato alle iniziative e alle progettualità di ODV e APS. Grazie al contributo concesso dalla Regione che ne ha riconosciuto la validità progettuale, Il Pioppo potrà realizzare questo significativo percorso di educazione, il cui obiettivo generale è quello di fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, ed opportunità di apprendimento permanente per tutti. 

Il progetto si basa sulla competenza del Circolo maturata nel campo dell’educazione ambientale ed in particolare outdoor e sul suo radicamento territoriale ed è in partnership con l’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore e il CST NO VCO. I destinatari principali sono agli alunni e docenti delle Scuole primarie e secondarie di primo grado del territorio della provincia di Novara. 

ll progetto si compone di tre fasi e verrà coordinato dal Centro di Educazione Ambientale (CEA) Tutti Giù per Terra del Circolo con sede a Villa Picchetta a Cameri.

Obiettivo 1: formare educatori ambientali

La prima attività del progetto è la realizzazione di un corso di formazione per educatori ambientali di Legambiente (25 ore) per formare personale in grado di collaborare e gestire attività del CEA. Il corso si sta concludendo nel mese di maggio e le attività di formazione proseguiranno con specifici approfondimenti tenuti dal personale del parco.

Obiettivo 2: proporre l’attività di educazione ambientale e outdoor in tempo di Covid

L’obiettivo è quello della costruzione di una “Scatola degli attrezzi” per le attività outdoor e di educazione ambientale che saranno scaricabili liberamente dalle scuole aderenti il progetto allo scopo di poterle replicare nella loro realtà scolastica.

Nel mese di maggio alcuni gruppi-classe individueranno un’area, un bosco, un parco cittadino, un cortile di scuola che possa diventare un’estensione all’aperto degli spazi scolastici e vi realizzeranno un progetto pilota dove sperimentare i valori e le tecniche dell’educazione ambientale e outdoor.

Nell’area prescelta - il Bosco - le attività di conoscenza e appropriazione verranno coordinate dagli educatori di Legambiente insieme agli insegnanti e agli studenti stessi.

Conoscere il Bosco: Andare alla scoperta di questa area esplorandola, imparando ad orientarsi sia con la bussola sia facendo riferimento a elementi del paesaggio e alla posizione del sole, fotografandola, approfondendo elementi vegetali e animali presenti nel contesto, vivendola fermandosi a svolgere attività sia ludiche sia didattiche.

Capire il Bosco: Frequentando l ’area sarà possibile comprendere e approfondire la conoscenza delle sue caratteristiche: luce e ombra, uniformità e varietà, stratificazione vegetativa, tipo di terreno, presenza dell’acqua, in quali forme, ecc… Da qui i bambini potranno fare classificazioni di vario genere, ma anche avanzare ipotesi sul funzionamento dell’ecosistema, quindi su come interagiscono fra loro vegetali e animali. Soffermarsi sulla ricchezza o meno della biodiversità. Suggerire idee di miglioramento e/o valorizzazione dell’area.

Lavorare nel Bosco: Ogni luogo potrà essere oggetto proposte di miglioramento da parte dei bambini stessi, sede di nuove attività da svolgere, nell’ottica di una valorizzazione, e/o location per iniziative stabili o temporanee che possano sottolinearne la bellezza e il privilegio di poter godere di tale paesaggio. Le attività nel “Bosco” verranno documentate in modo tale da creare filmati, schede e materiale didattico vario da condividere online. Verrà inoltre preparato un modulo formativo specifico per gli insegnanti in modo tale che l’esperienza di alcuni gruppi-classe potrà essere condivisa da ogni scuola negli spazi aperti che ha a disposizione: le scuole potranno replicare le esperienze utilizzandole sia per la crescita personale di ogni singolo alunno, sia per la riproposizione di percorsi ludici, sia per l’appropriazione dei contenuti previsti da ogni programmazione didattica.

A settembre questi materiali saranno disponibili e le scuole aderenti all’iniziativa li potranno utilizzare liberamente.

L’Ente Parco avvierà a maggio e giugno un’attività di promozione del progetto e diffusione nei comuni e gli istituti scolastici del suo territorio.

Obiettivo 3: a partire dall’autunno 2021 ripresa delle attività in presenza sia a Villa Picchetta che presso le scuole

L’obiettivo del progetto è ovviamente quello di poter svolgere attività di educazione ambientale outdoor in presenza per sfruttare tutte le opportunità di un ambiente ricco di stimoli come la sede del CEA (villa cinquecentesca con annesso parco storico, posta all’interno del Parco), l’area protetta del Parco del Ticino e la fisicità delle esperienze concrete all’aperto e il rapporto tra educatori, insegnati e studenti.

Quello che il CEA propone è un approccio sensoriale-esperienziale mirato allo sviluppo della persona attraverso un apprendimento svolto prevalentemente all’aperto per educare gli esseri umani a conoscere e gestire i propri comportamenti in rapporto agli ecosistemi con lo scopo di vivere in modo armonico e sostenibile.

In sintesi la proposta metodologica del Centro di Educazione Ambientale si basa su questi tre capisaldi tra loro complementari che saranno sviluppati in una proposta organica e unitaria: 

  • educazione ambientale: mirata sui temi ambientali, sempre più pressanti, agli effetti delle nostre azioni e ai comportamenti di ognuno di noi in rapporto agli ecosistemi allo scopo di vivere in modo sostenibile, senza cioè alterare del tutto gli equilibri naturali;
  • attività outdoor, come strumento per un efficace apprendimento e “risveglio sensoriale e motorio” dei bambini;
  • sinergia con il Parco del Ticino: da una parte l’opportunità di conoscenza ed esperienza di un’area protetta di indubbio interesse con valori paesaggistici, floristici e faunistici e dall’altra la possibilità di coordinare e integrare le attività e le iniziative educative utilizzando le competenze tecniche del personale e ampliando anche il bacino di utenza e la visibilità.

Il progetto, in tutte le fasi, farà vivere esperienze differenziate e di “confronto” con l’ambiente esterno oltre che di sviluppo di capacità percettive e motorie in un contesto differente dagli spazi chiusi. Gli aspetti ludico/didattici favoriranno “la scuola del fare”, perché imparar facendo è il miglior modo di consolidare gli apprendimenti.

Proprio l’epidemia di Covid ha reso drammaticamente evidente anche il valore “sanitario” dell’attività all’aperto.

D’altra parte un’ulteriore emergenza, quella climatica, reclama azioni sempre più incisive e una consapevolezza sempre più matura, del ruolo dell’umanità nell’ambiente in cui viviamo.

Unire questi due aspetti, esperienza guidata di attività in spazi esterni e percezione del ruolo di ognuno di noi nel contesto ambientale, è l’obiettivo dell’attività del CEA.

Collaborazioni: Comune di Cerano, Comune di Trecate, Comune di Romentino, Comune di Galliate, Comune di Cameri, Comune di Bellinzago N.se, Istituto comprensivo statale A. Antonelli – Bellinzago (NO), Istituto Comprensivo Bellini Novara – Novara (NO), Associazione Amici del Ticino.