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PROGETTO SLOWMOVE

La vocazione del territorio di Slowmove per la mobilità sostenibile lungo l’idrovia. L’indotto economico legato alla fruizione turistica e allo sviluppo del settore

Cameri - Il progetto Interreg Slowmove prevede azioni che mirano ad agevolare la percorribilità dell'idrovia Locarno-Milano-Venezia, nel tratto fra Locarno e Milano, attraverso la realizzazione di un navigatore geografico, l'integrazione di approdi ed ormeggi, la messa in rete di interventi strutturali già realizzati e/o programmati, nonchè azioni che favoriscano l'elettromobilità al fine di ridurre l'inquinamento, come ad esempio una rete di infrastrutture di ricarica elettrica, la realizzazione di centraline di ricarica, l'utilizzo di veicoli elettrici di prossimità. Beneficiari del progetto sono i cittadini, che potranno trarre vantaggio da sistemi di trasporto ecocompatibili e da un ambiente più pulito, oltre agli operatori economici che avranno l’opportunità di sviluppare nuove iniziative imprenditoriali legate all’economia green. La mattina del 30 aprile si è tenuto il Workshop Slowmove “La vocazione del territorio di Slowmove per la mobilità sostenibile lungo l’idrovia. L’indotto economico legato alla fruizione turistica e allo sviluppo del settore” avviato da Michela Leoni, Vicepresidente della Provincia di Novara (capofila italiano del progetto), Niccolò Salvioni, Presidente dell’Associazione Locarno–Milano–Venezia, (capofila svizzero del progetto) ed Erika Vallera, vicepresidente dell’Ente di Gestione delle Aree Protette del Ticino e del Lago Maggiore (partner di progetto e promotore dell’iniziativa). L’evento, che si è svolto con il proposito di iniziare a concertare con gli attori del territorio iniziative progettuali nell’ambito della mobilità elettrica da finanziare attraverso la Cooperazione Territoriale Europea, fa seguito ai due workshop di SLOWMOVE che si sono tenuti ad ottobre 2020, nell’ambito della Giornata Europea della Cooperazione, e che avevano lo scopo di creare relazioni con altre iniziative sull’Idrovia a tema mobilità.

Proprio l’iniziale intervento della vicepresidente dell’Ente, Erika Vallera, sottolinea ed illustra gli obiettivi del Parco Ticino Lago Maggiore verso la mobilità sostenibile: “Un progetto che agisce in una prospettiva di rispetto dell’ambiente anche sul fronte dei trasporti. Come ente abbiamo in capo alcune azioni legate alla promozione culturale, fornitura di mezzi elettrici e lo studio di pianificazione strategica che ci porterà a sviluppare fra Cameri - Villa Picchetta e Varallo Pombia - Somma Lombardo la creazione di un anello ciclabile di collegamento in sicurezza. L'ente punta a realizzare sul territorio una situazione infrastrutturale abbastanza funzionale attraverso l'installazione di alcune colonnine per la ricarica di veicoli elettrici, bike hostel e noleggio di bici elettriche, abbiamo già acquistato due auto elettriche (per vigilanza e aiuto a persone con difficoltà motoria). Insomma l'obiettivo è sviluppare una concezione di turismo nella natura perfettamente green, compatibile e rispettosa delle nostre aree protette. La volontà della ns amministrazione è proprio di sviluppare in una dimensione turistica la vivibilità del Parco ma per farlo non possiamo prescindere dalla tutela dell'ambiente e allora va da sé che progetti di questo tipo rispondono perfettamente alle ns esigenze."

L'appuntamento ha adottato un taglio molto pratico per far si che i risultati ultimi di questo progetto siano in grado di rispondere ai reali bisogni del territorio. Linea già adottata con le due giornate di webinar organizzate dall'ente nel mese di ottobre 2020 in cui si era fatto il punto della situazione del territorio per individuare le progettualità in corso al fine di fare rete, individuare i problemi e le esigenze territoriali.” Il workshop prosegue con l’intervento di Davide Tessarollo di TRT Territorio Trasporti e Territorio, il quale ha presentato il “Quadro conoscitivo propedeutico alla definizione degli scenari di sviluppo dell’elettro-mobilità lungo l’idrovia Locarno-Milano”, studio realizzato su incarico della Provincia di Novara. Monica Perroni, responsabile del settore Promozione e Pianificazione Territoriale dell’Ente Parco Ticino Lago Maggiore, ha invece presentato le “Criticità e sfide della mobilità elettrica del Parco” riportando i risultati di un’indagine qualitativa, a mezzo interviste, effettuata nel territorio del Parco del Ticino. Stefania Mauro, di Fondazione LINKS, ha infine presentato tre ipotesi progettuali per il territorio: “e-Quip, Equipaggiare le comunità locali e il territorio”, “e-MaaS, Verso una mobilità ad emissioni (quasi) zero”, “e-Acceptance, Aumentare il consenso della società”.

A seguire sono intervenuti: Sara Brugo (Provincia di Novara), Natascia Giancola (Regione Piemonte, settore Valorizzazione del Patrimonio Culturale, Musei), Federico Monti (Comune di Arona), Massimo Stilo (Comune di Castelletto Sopra Ticino), Alberto Pilone (Comune di Varallo Pombia), Andrea Baldassini (Comune di Oleggio), Elena Nardulli (Comune di Cameri), Roberto Minera (Comune di Trecate), Donata Leone (Comune di Novara), Giovanni Solaro (Parco Lombardo della Valle del Ticino), Viviana de Fato (Consorzio Est Ticino Villoresi), Paola Colombo, (ATL Novara), Luigi Conforto (Bike Sharing Locarnese e Bellinzonese), Michele Solari (Assonautica Italiana), Claudio Iannelli (e-Concept), apportando il loro contributo sulle ipotesi progettuali, per verificarne la coerenza con le esigenze e le aspettative del territorio, per integrarle con attività ritenute strategiche segnalando inoltre gli Enti da coinvolgere.

I lavori di concertazione e progettazione proseguiranno durante un secondo Workshop su inviti, dal titolo “Costruiamo una visione strategica per una mobilità elettrica, connessa, condivisa e multimodale nel territorio di Slowmove” e previsto per il 7 maggio, con lo scopo di lavorare operativamente sulle attività. Per rimanere aggiornato su questa e molte altre iniziative, visita il sito www.parcoticinolagomaggiore.it e segui i canali social @parcoticinolagomaggiore.