Trecate - Intervento di Enrico Ruggerone, già sindaco di Trecate e vice presidente della Provincia di Novara, da poco dimessosi da consigliere comunale, su un tema d'attualità come l'amianto e la salvaguardia della salute pubblica. "Dopo mesi e mesi in cui ci si aspettava portassero via i tanti sacchi ammassati in stazione contenenti amianto - scrive Ruggerone - e dopo le vane rassicurazioni arrivate verbalmente dal sindaco Federico Binatti e dall'assessore all'Ambiente Roberto Minera, come residente della zona ho deciso stamane di inviare un esposto al primo cittadino, mandandolo per conoscenza ad Arpa ed Asl. A breve partirà una raccolta firme a sostegno di una petizione promossa da un gruppo di residenti esasperati dal prolungarsi di questa situazione".
Nella missiva recapitata in Municipio si legge: “Ormai da diversi mesi sono stoccati nell’area posta all’interno della Stazione di Trecate numerosi grossi sacchi (big bags) contenenti macerie di lavorazione di cantieri ferroviari contenenti amianto. I sacchi, con grande preoccupazione dei residenti e di chi si trova giornalmente a transitare in Stazione, sono stipati in aree non adatte allo stoccaggio di rifiuti speciali, non protetti da eventuali danneggiamenti o all’usura provocata dagli elementi naturali. Inoltre, si trovano a pochi metri dalle abitazioni, dalla banchina ferroviaria dove centinaia di persone ogni giorno sostano e dall’ingresso posteriore dell’Oratorio maschile (via Monti ) all’interno del quale tanti giovani, tanti bambini e sportivi in genere frequentano le rinnovate strutture ricreative parrocchiali. A seguito di queste considerazioni, esprimendo la mia preoccupazione come padre di famiglia residente di fronte a questa ‘montagna’ di rifiuti speciali contenenti amianto, le chiedo di intervenire con somma urgenza, considerando le sue responsabilità in ambito di Salute pubblica, emanando un’ordinanza che obblighi i responsabili a trasferire quanto prima i sacchi presso siti attrezzati al loro stoccaggio e successivo smaltimento. Auspicando un suo sollecito intervento cordialmente la saluto”.