Trecate - Salvatore De Salvatore non solo è un maestro di karate e una persona che da sempre ha grande attenzione per il benessere psico-fisico, è soprattutto un reduce da un'esperienza incredibile: il pellegrinaggio verso Santiago di Compostela a piedi. Ecco il suo racconto: "Il 10 Luglio alle 4 del mattino sono partito da Malpensa per Londra; di seguito ho preso un volo per Biarritz. Da qui ho preso un autobus che mi ha portato a Bayonne e poi con il treno alle 23 ho raggiunto la mia destinazione: Saint Jean Pied de Port in Francia: il giorno dopo cominciava infatti il mio Cammino. Ancora intontito per il viaggio e incredulo per quello che mi aspettava, la mattina dell'11 luglio sono partito e attraverso il Valico dei Pirenei sono arrivato in Spagna; ho attraversato la Navarra, Le Mesetas e La Galizia. Attraverso sentieri di montagna, una molteplicità di paesaggi, storia, monumenti e città stupende, ho percorso ottocento kilometri, facendo 19 tappe in 20 giorni, ho mantenuto una media di 41 kilometri al giorno, camminando in media 10 ore, con tantissime emozioni. Il 30 luglio - prosegue Salvatore - alle 10 del mattino sono arrivato a Santiago De Compostela, la mia destinazione. Ho programmato questo viaggio da solo e da solo l’ho percorso; mi fermavo a dormire negli ostelli o Albergue, come li chiamano loro, camerate comuni, senza alcuna prenotazione. Durante il giorno mangiavo dove capitava; la sera si poteva usare la cucina che alcuni degli Ostelli mettevano a disposizione, oppure panini. La cosa essenziale è lo spirito di adattamento, sia per mangiare sia per dormire, dove lo spazio è giusto quello vitale. La solitudine mi ha dato la possibilità di guardarmi dentro: ho conosciuto infatti molte persone di ogni nazionalità, giovani e meno giovani, con alcuni ho viaggiato fianco a fianco per diversi chilometri, confrontandomi, oppure semplicemente rimanendo in silenzio. Grazie alla passione che ho per il Karate, disciplina che pratico da molti anni, ho una buona preparazione fisica e mentale. Questo mi ha dato la possibilità di affrontare il cammino con molta determinazione, con forza fisica, forza di volontà, spirito di sacrificio, adattamento e, con la giusta perseveranza, ho sempre raggiunto il mio obiettivo, superando i disagi della solitudine e i dolori fisici, a volte superando anche i miei limiti. Anche dopo aver avuto un infortunio, non mi sono mai arreso o fermato: ho stretto i denti e ho continuato. Fisicamente mi sono preparato in palestra, alla Meeting di Trecate, dove tengo i miei corsi e dove cerco di trasmettere ai miei allievi la passione per il Karate. Per i miei 50 anni - conclude il maestro - volevo fare qualcosa di particolare, invece ho fatto qualcosa almeno per me, di sbalorditivo: un viaggio straordinario, indimenticabile, un’esperienza che mi sento di consigliare a tutti. Personalmente credo mi rimarrà nell’anima...".