Trecate - Che cosa hanno portato le vacanze di Natale e la Befana? Scuole dell'obbligo al freddo. Sono numerose le testimonianze di genitori, tutt'altro che contenti e soddisfatti del livello di calore raggiunto nelle aule al rientro dopo la pausa di fine anno. Le scuole dell'Infanzia Collodi e Garzoli e quelle primarie don Milani e Rodari hanno tutte avuto dei problemi e non sono mancati anche i consigli degli insegnanti ai loro studenti di rimanere a casa dopo la pausa pranzo per evitare che prendessero ulteriormente freddo. Se alla don Milani già venerdì 8, dopo un inizio decisamente glaciale ("i nostri figli avevano le labbra violacee e a casa sono stati avvolti in coperte e sciarpe" racconta T.R., una mamma di una allieva), alla Rodari il problema si è avuto anche nel secondo giorno di scuola del 2016. Come spiega il sindaco Enrico Ruggerone: "Il problema è stato causato dalla rottura di una delle due caldaie del plesso di via Cassano. Abbiamo atteso che i tecnici facessero la loro parte e sostituissero la parte danneggiata. Per questo motivo un piano (il pianoterra) era regolarmente scaldato, mentre il 1° era al freddo. Già nel pomeriggio di venerdì 8 i tecnici hanno provveduto a risolvere la questione e come Amministrazione comunale, in accordo con la direzione didattica, abbiamo permesso che la scuola avesse i caloriferi accesi per tutto il weekend, in modo da avere lunedì 11 tutto nella normalità e studenti al caldo". Tale decisione è stata prorogata a tutte le scuole trecatesi. Alla Collodi in via Giovanni Paolo II si è infatti rotto lo scambiatore di calore nella sala mensa e i 'cuccioli' hanno mangiato direttamente (e straordinariamente) nelle loro classi.
Tutto risolto per lunedì 11? Le mamme (e i papà) oltre agli insegnanti e alla direzione didattica lo sperano vivamente. Intanto sui vari gruppi di whatsup dei genitori il tam-tam è continuo e la parola d'ordine è una sola: "Se le classi sono al freddo, i nostri figli tornano a casa!".