Semplicemente... ciao Antonio

Trecate - "Fate passare... arriva la stampa, il quarto potere!". Così era solito salutarmi Antonio Banfi ogni volta che lo incontravo sia in situazioni ufficiali che anche per strada. Era una bella persona: un omone che ispirava fiducia, sempre pronto a regalare un sorriso e nello stesso tempo capivi che aveva una forte tempra, decisa, che non lasciava sbocchi a troppi tentennamenti se la situazione non gli quadrava e soprattutto se non ci vedeva chiaro. E questo suo modo gentile, educato, ma sempre forte e grintoso, non lo aveva 'trasportato' pure nei tanti ambiti del volontariato trecatese in cui era stato impegnato. Se ne va a 82 anni, lasciando un vuoto enorme nelle sue tre grandi passioni: la famiglia, la Croce Rossa e la Caritas parrocchiale. Lo piangono la moglie Angelina con la quale viveva in via Madonna delle Grazie 17 e i figli Maria e Marco con Marinella; quindi gli amati nipoti Chiara, Giacomo e Luca. Ma mancherà moltissimo anche in Croce Rossa, dove di recente aveva avuto un attestato per la lunga permanenza nel comitato locale, probabilmente tra i più longevi e continui del gruppo. Per non parlare del Consiglio pastorale cui era stato componente sempre propositivo e pronto a dir la sua, o della Caritas parrocchiale, nella quale era stato a lungo punto di riferimento e persona che con uno sguardo riusciva a capire chi era davvero bisognoso dal 'solito furbetto'...

Alle 17.30 di venerdì 8 marzo in chiesa parrocchiale viene recitato il Rosario; l'ultimo saluto invece sarà dato sabato 9 alle 14.30 sempre in chiesa parrocchiale. Un ultimo desiderio dal caro Antonio, che - ora che ci penso - di recente l'avevo visto con lo sguardo un po' triste, quasi malinconico: non fiori ma opere di bene. Quel bene e quel sorriso deciso, chiaro e cristallino che per tanti anni ha regalato ai trecatesi. Riposa in pace ora, caro Antonio: un bell'esempio di volontario. Un bell'esempio di marito, padre, nonno e... amico.

Gianmaria Balboni