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Siamo un Paese resiliente, che cade ma si rialza: ce la faremo!

FESTA DELLA REPUBBLICA: Vincenzo Guarino commenta con emozione e in modo non banale il 2 Giugno
Vincenzo Guarino

Trecate - Ho accettato di buon grado l'invito del direttore Balboni di poter raccontare ai lettori del Freenovara l'anniversario del 2 Giugno, anche perché in questa data è nato il sottoscritto: 2 giugno 1947 è la prima celebrazione della Festa della Repubblica Italiana. Il popolo ha scelto! La storia ha scritto! La Repubblica ha vinto! Così si leggeva anche in un quotidiano di allora a carattere cubitali. A Roma si leggeranno scritte murali che celebrano la nascita della Repubblica Italiana. W il 2 Giugnio! Ma di chi è il volto della Repubblica Italiana? È stato riprodotto su centinaia di manifesti, di giornali, di volantini, di libri e ora di pagine web. È il volto splendido e sorridente di una giovane donna che si rallegra per la vittoria della Repubblica nel referendum istituzionale del 2/06/1946. Lo spoglio delle schede iniziò il pomeriggio del 3 giugno. Fu lento e complesso. In un primo tempo l'esito sembrò favorevole alla causa monarchica; successivamente sembrò plausibile la vittoria della Repubblica. Il 5 giugno 1946 il ministro dell'Interno Giuseppe Romita ufficiosamente annuncia la vittoria della Repubblica. Il 18 giugno 1946 i risultati furono ufficializzati in via definitiva dalla Corte di Cassazione, che annunciava la vittoria della Repubblica con 12.717.923 voti, contro 10.719.284 per la Monarchia. Il 25 giugno 1946 la prima seduta dell'Assemblea costituente, presieduta da Giuseppe Saragat. Il 28 giugno 1946 la medesima Assemblea Costituente elegge Enrico De Nicola come primo Capo provvisorio dello Stato italiano. L'Assemblea aveva innanzitutto l'incarico di redigere la nuova Costituzione repubblicana e in questa direzione si costituì una specifica commissione composta da 75 ‘saggi’. Essa terminò il suo lavoro nel gennaio del 1947 e nel marzo successivo iniziò il dibattito del testo della Costituzione, che approvata definitivamente il 22 dicembre 1947, venne promulgata dal Capo dello Stato il 27 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. Molte sono le persone che ancora oggi si pongono molte domande sulla Festa della Repubblica del 2 giugno. Intanto diciamo subito che la Festa della Repubblica Italiana si celebra il 2 giugno perché proprio tra il 2 ed il 3 giugno 1946 si tenne il referendum con cui gli italiani dopo 85 anni di regno della dinastia dei Savoia (di cui 20 di dittatura fascista), scelsero di far diventare l'Italia una Repubblica costituzionale, abolendo la Monarchia. Insomma il 2 giugno è il compleanno della nostra Repubblica, come il 14 luglio per i francesi è l'anniversario della Presa della Bastiglia. Per chi si astiene dal lavoro in quanto Festa Nazionale, il 2 Giugno viene retribuito in busta paga e segnato rosso sul calendario come anche il 1° Maggio e il 25 Aprile. Ricordo altresì che il cerimoniale della manifestazione che si organizza a Roma comprende la deposizione di una Corona d'Alloro in omaggio al Milite Ignoto, all'Altare della Patria, da parte del Presidente della Repubblica Italiana e una parata militare lungo via dei fori imperiali. Voglio infine ricordare come le celebrazioni per la Festa del 2 giugno coinvolgono anche le Forze armate, le Forze di Polizia della repubblica, il corpo nazionale dei Vigili del fuoco, il corpo nazionale della Croce Rossa Italiana. Nonostante questo 2 Giugno come anche quello passato sono stati diversi da quelli che l'hanno preceduto, per i tristi e drammatici eventi legati alla pandemia, tuttavia queste drammaticità hanno stimolato e rinnovato in tutti noi cittadini italiani quel senso di appartenenza che avevamo un po' smarrito. Ma ce la faremo, se remiamo tutti dalla stessa parte, perché abbiamo dimostrato di essere un popolo resiliente, che se messo alla prova reagisce e fronteggia efficacemente le contrarietà, che si piega ma non si spezza, cade ma si rialza. Il 2 Giugno per finire è la celebrazione di scelte storiche che hanno cambiato corso all'Italia e anche l'occasione per ribadire alcuni punti saldi, a partire dal valore della democrazia. Viva il 2 Giugno e l'Italia tutta intera e che sia una Festa di ricostruzione in tutti i sensi.

dott. Vincenzo Guarino