Trecate - Riceviamo e pubblichiamo una lettera inviataci da una mamma trecatese, che ci racconta le sue 'disavventure' in una domenica di primavera al Parco Cicogna.
"Sono una mamma di Trecate che lavora tutta la settimana su turni. Domenica 25 marzo approfittando della bella giornata ho voluto portare le mie due bimbe di 5 e 10 anni al parco Cicogna per far trascorrere loro una piacevole giornata. Quando siamo arrivate però è stata grande la mia delusione e soprattutto delle bimbe nel dover vedere ciò che ora vado a descrivere: già entrando abbiamo dovuto fare lo slalom tra ragazzini in bicicletta che scorazzando davanti a noi ci hanno fatto mangiare assieme al gelato che avevamo preso anche la loro polvere. Poi la nostra passeggiata per arrivare ai giochi ha dovuto attraversare schiere di coperte distese sull'erba, ma fino a qua niente di male, se non che il prato era disseminato di bicchieri di plastica, bottigliette e scarpe di bambini. Questo è il nostro parco alla domenica? Le mie bambine dopo una mezz'oretta hanno chiesto loro di andare via per lo schifo che c'era. Domando al signor sindaco: ma lei porterebbe i suoi figli dopo una settimana di lavoro e di scuola in mezzo a tutta questa sporcizia? Con i soldi che il Comune intende usare per i suoi cittadini non si può dare una mancia a qualche pensionato che gira per il parco alla domenica soprattutto? Abbiamo un parco che non sembra più di Trecate, ma di qualche altro Paese! L'educazione non deve essere uguale in tutto il mondo? Mi dispiace che un parco così non possa essere sfruttato da noi trecatesi. Confido in lei, caro sindaco, per un migliore tenimento e ordine di questo parco e perché si insegni ai cittadini, che anche se non sono italiani (ma che tali vogliono essere considerati) sono cittadini di Trecate e devono vivere come tali. Le regole sono uguali per tutti! A che servono i cartelli all'ingresso se poi nessuno le rispetta?".