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TECNOLOGIA E TRADIZIONI

Galliate - Domenica 3 febbraio, dopo la Messa delle 11:00 nella Chiesa Parrocchiale “SS: Apostoli Pietro e Paolo” si è tenuta la benedizione dei nuovi mezzi della Croce Rossa di Galliate. “Con la gente, fra la gente per la gente” – Croce Rossa, da sempre sensibile a questo assioma, ha colto l’occasione per rinnovare questa sinergia. I due mezzi, un pulmino Ducato (sigla radio 1217) affidato al nucleo di Protezione Civile del Comitato di Galliate e un MSA (mezzo soccorso avanzato) destinato alle emergenze sanitarie 118 (sigla radio 1206), sono stati benedetti  da don Ernesto Bozzini. 

Fra i passaggi più significativi della cerimonia sono state le parole di don Ernesto:  «E' di grande aiuto per la vita dell'uomo il ricorso a tutti quei mezzi di trasporto o a quelle attrezzature che abbreviano le distanze e favoriscono l'unione e i reciproci scambi fra i popoli. Il ricorso a questi mezzi è uno stimolo a prender sempre più coscienza dei vicendevoli legami ed è quindi una buona occasione benedire Dio e pregare per coloro che si servono di tali mezzi».

Madrine della cerimonia sono state Lorenzina e la Giuse, rispettivamente vedova di Giovanni Ferrari e Clemente Paggi, le quali, in memoria dei propri cari, hanno donato le radio che equipaggiano i mezzi e che permettono i collegamenti con la Centrale Operativa 118.

Il presidente del Comitato di Galliate, Remo Bignoli, ha ricordato l’impegno della Croce Rossa per la popolazione del territorio con la quale, da oltre trent’anni, collabora, vigila e opera sia in ambito sanitario che sociale.

«Vogliamo con questo piccolo segnale far sapere che nel territorio dei Comuni di Galliate – Cameri e Romentino– spiega Remo Bignoli – c’è ancora chi si impegna a restare legato al territorio, alle sue origini e si impegna a portare avanti le  attività socio-sanitarie combattendo contro le mille difficoltà legate alla situazione contingente, i nostri Volontari provengono dal questo territorio, quindi c’è un legame molto forte ed essi desiderano condividere i momenti felici e di buon auspicio per il lavoro che li attende».

Al termine le rispettive Madrine hanno tagliato il nastro cosicché i mezzi sono stati “varati” e pronti all’impiego che li attende nei prossimi anni.