Trecate - Se un paio di giorni fa Trecate aveva pianto per la scomparsa di uno 'zio acquisito' (Teresio Zanari), oggi è sconvolta per l'addio a Giovanna Porzio, un'autentica sorella maggiore, una persona che non si può definire in altro modo se non 'straordinaria'. Era presente, disponibile, generosa e soprattutto era una certezza: sapere che c'era lei all'oratorio, come a scuola, nei gruppi di teatro amatoriale o per attività di lettura per i più piccoli ad un genitore lo faceva stare tranquillo: "Tanto c'è la Giò!". E invece da oggi non ci sei più... A 53 anni ci lascia per l'aggravarsi delle sue condizioni e il vuoto che tutta la comunità trecatese dalle ore 11.15 di venerdì 5 dicembre è immenso, potremmo dire incalcolabile e incolmabile. Perché Giovanna aveva quell'entusiasmo e quella voglia di fare che andava oltre al suo essere profondamente cattolica: aveva il dono di saper parlare con i bambini e di far fare loro cose che noi genitori manco ci potremmo immaginare. Tutto con semplicità e originalità. E poi riusciva a conciliare i pensieri e le preoccupazioni di papà e mamme, spesso e volentieri agitati a sproposito, quando si doveva parlare di iniziative per i loro figli, come appunto il teatro, il gruppo di lavoro, l'oratorio o il Grest estivo.
Sposata con Lorenzo Volontè (consigliere comunale e già assessore all'Ambiente nella Giunta Zanotti Fragonara), i due si completavano a vicenda in un modo straordinario ed erano un bell'esempio di coppia e di come si può crescere una famiglia, pur tra mille e più difficoltà che la vita quotidianamente ci 'regala'; una vita comunque impreziosita da tre figli stupendi (Jacopo, Pietro e Tommaso), anche loro sull'orma dei genitori nel volontariato con e per l'oratorio 'San Giuseppe', e anche da soddisfazioni di tipo professionale (in passato era co-titolare di una copisteria in via XX Settembre).
L'ultimo saluto sarà celebrato lunedì 7 dicembre alle 14.30 in chiesa parrocchiale; successivamente la salma sarà cremata.
Ci mancherà il suo sorriso, la sua disponibilità e quella sua frase con la quale ci salutava ogni volta che lasciavamo i nostri piccoli nelle sue mani: "Non ti preoccupare, andrà tutto bene...". E invece no, cara Giò, questa volta non è andato tutto per il verso giusto, perché tu non sei più tra noi.
Un abbraccio immenso a Lorenzo, a Jacopo, Pietro e Tommaso, alla sua adorata Hope (la cagnolina che amava molto) e ad intere generazioni di giovani, che rimangono da oggi orfani di una persona così forte, dolce e bella. Non sarai dimenticata, su questo credici, non ti devi preoccupare...
Gianmaria Balboni