Trecate - Si chiamava Maria Dondi, vedova De Vecchi, ma da tutti, proprio tutti, era conosciuta come 'la Magiora'. Stiamo parlando di un'arzilla nonnina che ci ha lasciato alla veneranda età di 101, quasi 102 anni. Infatti a settembre, proprio in concomitanza con le Feste Patronali, avrebbe raggiunto insieme alla sua inseparabile famiglia. Donna di gran fede, molto legata alla tradizione e con un amore incondizionato verso i figli, i nipoti e i pronipoti, 'la Magiora' se n'è andata, lasciando un velo enorme di tristezza in tutti i trecatesi 'doc'. Lei era quella che con la sua memoria impressionante e sempre lucida, ricordava ogni cosa del passato. Anche quando era stato piantato un albero (è il caso dell'imponente pino che sorge all'interno della proprietà della casa parrocchiale, del quale sapeva giorno e forse anche ora precisa della posa...). Ma la cosa che più piaceva di lei era il sorriso contagioso, con il quale faceva passare ogni preoccupazione o problema a chiunque la incontrasse fuori dalla chiesa o al centro d'amicizia dove per anni ha svolto servizio di volontariato o è stata ospite. Davvero mai come questa volta è il caso di ribadire che con la sua dipartita se ne va un pezzo della Trecate d'una volta. Persona straordinaria che ha visto cambiare la comunità da paese di campagna ai giorni nostri. Tante le testimonianze d'affetto; forse la più bella e significativa le è stata fatta pochi mesi fa quando ancora era perfettamente lucida nonostante l'età: un riconoscimento da parte della parrocchia per il suo operato e per la sua forza di volontà, oltre che per il suo splendido esempio di mamma, nonna e bisnonna... Addio 'Magiora'... siamo sicuri che ora starai raccontando lì in alto qualche storia 'da Tracà' a qualche angelo lassù nel cielo...
Nella foto la festa per il 101° compleanno al centro d'amicizia con il parroco don Ettore, la figlia Franca e la consigliera comunale Francesca Costa.
Gianmaria Balboni