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Bando AcqueVive: fiumi in evoluzione

Otto nuovi progetti per riqualificare i nostri corsi d’acqua

Torino - Sono 8 i progetti finanziati con l’edizione 2024 del bando per la riqualificazione dei fiumi e laghi piemontesi. L’esigenza di ripristinare, laddove possibile, la naturalità delle nostre acque, come indicato anche nelle normative europee, ha portato la Regione ad avviare fin dal 2018 un bando specifico che quest’anno arriverà all’ottava edizione. «Con questo bando – ha affermato l’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati - ci occupiamo sia della parte esterna del fiume, con il rafforzamento delle sponde e delle zone attigue, sia della sua parte “interna” con la tutela dell’alveo, della vita degli animali e delle piante, e, da quest' anno anche delle acque sotterranee e delle falde, cercando di dare soluzioni a tutte le possibili criticità. Continuiamo così a rafforzare la salute dei corpi idrici del nostro Piemonte».

Gli 8 progetti selezionati e finanziati prevedono interventi che spaziano dal miglioramento delle condizioni idromorfologiche a quelli di riqualificazione spondale, passando per il ripristino della vegetazione tipica messa a rischio dalla presenza di piante alloctone molto invasive. 

In particolare, il bando è focalizzato su due direttrici principalila realizzazione di corridoi verdi, quindi interventi per il miglioramento della vegetazione lungo le sponde, la creazione di fasce tampone boscate tra le zone coltivate e il corso d’acqua, interventi per il contrasto alla erosione delle sponde con vegetazione idonea e il rifacimento di difese spondali con tecniche di ingegneria naturalistica. L’altra direttrice è invece rappresentata dai corridoi blu, ovvero i fiumi e i laghi sotto il profilo della biodiversità e dello stato generale delle acque. In questa direttrice sono compresi interventi per la realizzazione di scale di risalita per fauna ittica per migrazione valle-monte, l’apertura di rami in alveo per migliorare il deflusso e gli habitat del fiume o ancora la riqualificazione di aree umide in prossimità dell’alveo.

Dal 2018 ad oggi sono stati erogati quasi 16,5 milioni di euro per finanziare 74 progetti che sono stati proposti e realizzati da Comuni, Province, Enti di gestione di Aree protette, Unioni montane sia singolarmente che associati tra loro: l’esito dell’iniziativa ha permesso tra l’altro di migliorare la vegetazione perifluviale rimuovendo le piante pericolanti, contrastando l’erosione delle sponde con inserimento di specie vegetali adeguate che inoltre favoriscono l’ombreggiatura delle acque e del suolo e assorbono gli inquinanti di derivazione agricola.

In tutti questi anni, con i bandi dedicati alla riqualificazione, sono stati messi a dimora 154mila tra alberi e arbusti, contribuendo così alla piantumazione di quasi il 6% della superficie del Piemonte; sono state realizzati 1400 km quadrati di nuove aree a foresta, oltre 171mila metri quadrati di nuove aree di fascia tampone. Nello specifico sono stati finanziati: 7 interventi nel 2018, 13 ciascuno per le edizioni 2019, 2020e 2021; 11 per il 2022, 9 con l’edizione del 2023 e 8 per il 2024.

A breve aprirà il nuovo bando, relativo al 2025, per il quale sono stati stanziati 3 milioni di euro. Identiche le modalità e i beneficiari. Tuttavia, nel nuovo bando, quale novità, è stata inserita la possibilità di presentare interventi che prevedano azioni dirette alla riduzione dell’inquinamento delle acque sotterranee.

Premialità sono previste in caso di interventi che si avvalgano di più fonti di finanziamento e riescano a integrare fra loro azioni a valere su altri fondi quali FESR e PNRR e in caso di  coerenza con i nuovi obiettivi europei in materia di ambiente acquatico entrati in vigore con l’approvazione della Nature Restoration Law, il neo regolamento europeo con finalità di ripristino degli ambienti naturali per fronteggiare gli effetti dei cambiamenti climatici, approvato nel giugno scorso, che mira a stabilire molteplici obiettivi e obblighi vincolanti di ripristino per un’ampia gamma di ecosistemi, tra cui foreste, terreni agricoli, fiumi, habitat marini e persino aree urbane. Di fatto con questi bandi, la Regione Piemonte ha anticipato nei fatti l’applicazione delle azioni previste nella Nature Restoration Law.

Proprio sulla Nature Restoration Law è stato incentrato l’intervento della dottoressa Valentina Bastino, membro della Commissione Europea, Direzione Ambiente, Gestione sostenibile delle Acque che ha tenuto un approfondimento rispetto alla tematica “Nature Restoration Law e riqualificazione fluviale”.

In seguito alla tavola rotonda alla quale hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni che si sono classificati ai primi posti della graduatoria del bando 2024 e che hanno illustrato le motivazioni che li hanno indotti a partecipare al bando, la mattinata si è chiusa con la presentazione di due interventi finanziati in passato con il bando presentati dagli Enti stessi, di cui localizzato nella parte montana del torrente Pellice e l’altro sul Lago d’Orta.