Torino - L’indagine della Guardia di Finanza di Torino, coordinata dalla locale Procura della Repubblica ha portato a decine di perquisizioni nella mattina di venerdì 5 giugno. Sono stati ipotizzati reati gravissimi ai danni della salute dei cittadini: ad essere coinvolte sono 19 persone e cinque società, tra le quali la Hartmann, multinazionale veneta leader nel settore della fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche. Gli investigatori hanno perquisito una trentina di immobili, tra uffici e abitazioni private a Novara, Alessandria e Torino: alcune gare d’appalto sospette potrebbero essere state preventivamente stilate per favorire le società multinazionali più grandi. Tra i casi più eclatanti che trapelano dalle indagini vi sarebbe stato ad Alessandria un episodio di corruzione all'interno dell’ospedale, per la fornitura di prodotti ed apparecchiature mediche chemioterapiche.
Nel corso dell’operazione - denominata “Molosso” i Finanzieri avrebbero anche sequestrato in via preventiva conti correnti, interrompendo una gravissima consuetudine fatta di gare d’appalto truccate che avrebbe potuto portare milioni di euro nelle casse delle società multinazionali ad avvenuta aggiudicazione.
“Il Codacons per Statuto ha il dovere di tutelare, mediante costituzione di parte civile, i consumatori gli utenti ed i risparmiatori da ogni forma di frode e di reati che offendono la salute - commenta il Presidente del Codacons, Marco Donzelli - per questo motivo faremo esposto alla procura della Repubblica di Torino e ci costituiremo parte civile negli instaurandi procedimenti”.
Non deve essere permesso un tale malaffare, soprattutto in questo periodo in cui l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che sono 30.758 (+24 rispetto al 03.06.2020) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte, mentre all’ospedale Maggiore di Novara la situazione sanitaria sembra migliorare, scendendo a 30 il numero di ricoverati Covid-19.
Il Codacons presenterà esposto alla procura della Repubblica di Torino e nomina di parte offesa per tutti i fatti di reato derivanti dalle condotte illecite nelle gare di appalto.