Torino - Nelle emergenze alluvionali di questi giorni, c’è un dramma nel dramma che rischia di essere sottovalutato: quello degli animali. L’allarme viene dal presidente nazionale del Gruppo di interesse economico (Gie) del settore carne della Cia Agricoltori italiani, nonché delegato della stessa Organizzazione al sindacato europeo Copa Carni Bovine di Bruxelles, Roberto Buratto, allevatore di San Carlo Canavese: «Ci sono in questo momento centinaia di stalle e migliaia di capi animali che in tutta Italia stanno vivendo situazioni disperate. Aziende irraggiungibili – osserva Buratto -, animali morti o feriti, approvvigionamenti di mangimi e foraggi difficili da garantire, produzioni compromesse… A differenza delle altre attività – continua Buratto -, gli allevamenti danneggiati dal maltempo non possono sospendere la produzione, tantomeno abbandonare gli animali loro destino. Devono continuare a mungere e raccogliere le uova, provvedere alla cura dei loro capi e tirare avanti in qualche modo, il più delle volte da soli, tra il disinteresse della maggior parte dell’opinione pubblica».
Il presidente nazionale di Cia Agricoltori italiani, Dino Scanavino, ha assicurato il pieno appoggio dell’Organizzazione all’iniziativa di Buratto, che rilancia l’appello a promuovere iniziative di solidarietà a favore degli allevatori in difficoltà: «Pensiamo a una task-force di pronto soccorso delle stalle – dice Buratto -, all’allestimento di camion di foraggio da mobilitare all’occorrenza, all’impiego straordinario di veterinari e farmaci d’emergenza… Gli animali sono esseri senzienti, il loro benessere è prioritario per l’allevatore, così come per la comunità, che dovrebbe attivarsi in caso di bisogno. Tutti dovremmo sentirci chiamati a dare una mano, ognuno secondo le proprie possibilità».