Vercelli - Università del Piemonte Orientale e Ordine dei Giornalisti del Piemonte hanno rinnovato fino al 2026 l’accordo di collaborazione relativo alla formazione professionale continua dei giornalisti. L’incontro tra il rettore UPO Gian Carlo Avanzi e il presidente dell’Ordine regionale Stefano Tallia, tenutosi oggi presso il Rettorato di Vercelli, ha prolungato per il prossimo triennio l’accordo di cooperazione che lega le due istituzioni nell’ambito dell’aggiornamento professionale dei giornalisti. Grazie a questo accordo UPO e OdG Piemonte daranno vita a iniziative comuni per migliorare lo sviluppo qualitativo della formazione cui sono tenuti i Giornalisti iscritti all’Ordine; le competenze di docenti e dei ricercatori dell’Ateneo e quelle dei Giornalisti saranno, inoltre, messe al servizio di progetti di alta formazione, di ricerca, di orientamento e di promozione della cultura.
«Credo che il legame con l’Ordine dei Giornalisti – ha detto il rettore Gian Carlo Avanzi – vada opportunamente nella direzione dello sviluppo della terza missione, quella della condivisione e della disseminazione della conoscenza a beneficio della società, cui sono tenuti tutti gli atenei. Sono certo che l’Università del Piemonte Orientale, come luogo deputato alla ricerca e all’interpretazione di dinamiche culturali, scientifiche, economiche e sociali osservate dai più svariati punti di vista disciplinari, possa continuare a essere un valido alleato per fornire ai Giornalisti spunti di riflessione competenti e aggiornati sulla realtà in costante mutamento».
«Quella rinnovata oggi con l’Università del Piemonte Orientale – ha sottolineato il presidente OdG Stefano Tallia – è una collaborazione molto preziosa che esprime la volontà dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte di essere presente in tutti i territori e di diffondere occasioni di formazione professionale in tutte le province del Piemonte. La sinergia esistente con UPO è un elemento che negli anni scorsi ha consentito la realizzazione di eventi formativi molto partecipati e qualificanti grazie al supporto logistico e amministrativo dell’Ateneo e grazie alla competenza dei docenti e dei ricercatori protagonisti della formazione».