Torino - Ogni 22 marzo si celebra la Giornata mondiale dell’Acqua, ricorrenza istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite con la finalità di focalizzare l’attenzione di tutti sulla “risorsa” per eccellenza, l’“oro blu” del Pianeta. Il tema di quest’anno è “valorizzare l’acqua”, un bene trasversale che spazia dalle famiglie al cibo, dall’economia all’ambiente, dalla salute all’istruzione. “L’acqua – commenta l’assessore regionale all’Ambiente, Matteo Marnati – necessaria per la vita dell’uomo e dell’ecosistema, è un bene al quale ogni individuo ha il diritto di accedere ma la cui disponibilità è messa, sempre con maggior frequenza, a rischio. L’uomo, che pure ha sviluppato sistemi tecnologici sempre più evoluti e modelli predittivi sempre più precisi si ritrova in questo 2021 a confrontarsi profondamente con l’imprevedibilità, la varianza, l’incertezza di poter disporre delle risorse fondamentali per fare fronte ai bisogni più essenziali”. “Investire sull’ambiente, oltre a migliorare le nostre condizioni di vita – conclude - può essere uno dei perni per il rilancio e la ripartenza dell’economia, specialmente in un contesto in cui sono presenti eccellenti Atenei e Poli di Innovazione di primario livello”.
La Regione Piemonte anche a livello nazionale è sempre stata particolarmente attenta all’ambiente e all’acqua in particolare. Domani l’assessore Marnati parteciperà al seminario “La riqualificazione fluviale oltre l’orizzonte 2020: strumenti, metodi ed esperienze per concretizzare gli interventi in un contesto di cambiamenti”, organizzato da Associazione Idrotecnica Italiana, con la collaborazione di Politecnico di Torino, Regione Piemonte, Arpa e Ordini professionali. Nel corso del seminario verrà presentata la proposta di una carta dell’acqua, il “White Paper da Torino per la Riqualificazione Fluviale”. Il documento verrà sottoscritto dall’assessore che poi se ne farà latore presso le autorità governative.
Nel documento sono contenute alcune proposte e, tra queste, quella per migliorare le misure di tutela della risorsa idrica, valorizzare l’impegno di ciascuno, perché la tutela della risorsa è un dovere di ognuno di noi; favorire l’internazionalizzazione dei costi ambientali e della risorsa per arrivare ad un uso razionale e un progressivo azzeramento degli sprechi; aumentare la conoscenza, perché conoscere i fenomeni nella loro sempre più complessa variabilità diventa fondamentale per aumentare la sicurezza dell’uomo e la resilienza dei sistemi produttivi. E poi ancora migliorare la gestione, diffondere tecnologia e innovazione, garantire l’accesso alle informazioni, migliorare la formazione e infine, ma non da ultimo, migliorare le misure di riqualificazione e di tutela ambientale.