Torino - “Un progetto di successo e un modello la cui efficacia è stata citata anche ieri, in occasione dell’apertura dell’anno giudiziario a Torino. Un esempio di buona amministrazione che avvicina i servizi ai cittadini, soprattutto alle fasce deboli, superando la necessità di recarsi presso gli uffici giudiziari che spesso sono lontani e di difficile accesso. È un modello replicabile per il quale il Piemonte si candida a proseguire la sperimentazione per rendere gli uffici ancora più capillari e efficienti per le nostre comunità”: è quanto dichiara il presidente Alberto Cirio riferendosi agli Uffici di Prossimità, iniziativa promossa dal Ministero della Giustizia per la cui realizzazione il Piemonte è una Regione pilota a livello nazionale.
Nell'ambito del Programma operativo nazionale Governance, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (FSE), dal Fondo europeo di Sviluppo regionale (FESR) e dal Ministero della Giustizia, dal 2019 la Regione ha realizzato, con un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, un piano che migliora l’efficienza e le prestazioni degli uffici giudiziari mediante l’utilizzo dell’innovazione tecnologica e la fornitura di un supporto organizzativo all’informatizzazione e alla digitalizzazione.
L’attivazione di Uffici di Prossimità, in collaborazione con gli enti locali e territoriali, consente infatti di delocalizzare alcune attività che prima potevano essere effettuate esclusivamente presso gli uffici giudiziari, integrando così i servizi a tutela specialmente delle fasce deboli. Si ottiene anche il risultato complementare di decongestionare le attività degli uffici giudiziari.
Il ruolo della Regione Piemonte è stato quello di definire il modello organizzativo/procedurale e il modello formativo che forniscono l’impalcatura per la diffusione su tutto il territorio di tali innovativi servizi al cittadino.
La rete del Piemonte
Si è così creata una rete dove si può ottenere aiuto e orientamento senza doversi recare presso una sede di Tribunale.
Ad oggi sono 9 i Tribunali coinvolti, 25 gli Uffici di prossimità avviati che coprono un bacino di utenza formato da circa 500 Comuni e 650.000 abitanti. I contatti sono stati finora più di 6.000, gli utenti serviti 3.500, i servizi erogati 4.350, di cui il 40% per il deposito di atti in tribunale e il 60% per informazioni e altre richieste. Gli 80 operatori presenti nel territorio a supporto del cittadino sono in grado di rispondere ad ogni richiesta grazie alle 15.000 ore di formazione e assistenza sul campo.
Attualmente le sedi sono così dislocate:
- in provincia di Alessandria ad Acqui Terme, Casale Monferrato, Spigno Monferrato e Tortona
- in provincia di Asti a Canelli, Castel Boglione e Vesime
- in provincia di Biella a Viverone
- in provincia di Cuneo ad Alba, Bra, Saluzzo e Villafalletto
- in provincia di Novara a Grignasco
- in provincia di Torino ad Avigliana, Caluso, Carmagnola, Ciriè, Moncalieri, Pinerolo, Pont Canavese, Susa e Venaria Reale
- in provincia di Vercelli a Santhià e Varallo Sesia
- nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola a Cannobio.
Indirizzi, contatti e orari di apertura sono consultabili su https://bit.ly/3HuQFvr
Cosa puoi fare in un Ufficio di Prossimità?
I servizi offerti sono numerosi e vengono erogati grazie alla collaborazione tra i Tribunali e gli enti locali.
È infatti possibile risolvere le difficoltà che spesso nascono per venire a capo di moduli, documenti, formalità sconosciute.
Inoltre si evitano code, perdite di tempo e scomode trasferte.
Puoi ricevere:
* Assistenza per la predisposizione degli atti che le parti e gli ausiliari del giudice possono redigere senza l’ausilio di un avvocato
* Supporto nella compilazione della modulistica del Tribunale di riferimento
* Informazioni e supporto sull’avvio di procedimenti davanti al Tribunale in materia tutelare
* Consulenza sugli istituti di protezione giuridica
Puoi richiedere:
* L’inoltro delle pratiche sull’Amministrazione di Sostegno
* L’autorizzazione al rilascio di documenti validi per l’espatrio per il minore
* La trasmissione di istanze al giudice tutelare
* La trasmissione delle pratiche per la nomina di un curatore speciale