Torino - L’incidenza settimanale delle sindromi influenzali in Piemonte è di 15,8 casi su 1.000 assistiti, con una stima di circa 70.000 persone colpite, in totale 370.000 dall’inizio della stagione. I dati si riferiscono alla seconda settimana 2018, dal 8 al 15 gennaio, e sono stati diffusi dal SeReMi. L’intensità è alta. L’andamento della curva epidemica è sovrapponibile a quello della scorsa stagione 2016-2017 sino alla 52ma settimana, ma mentre nelle prima settimana del 2017 la curva epidemica era in diminuzione, nella prima settimana del 2018 l’incidenza ha continuato a crescere (la scorsa settimana 18,7 casi per 1000 assistiti, il dato più alto registrato negli ultimi anni). Nella seconda settimana inizia a scendere, ma è prematuro fare previsioni sull’evoluzione dell’epidemia in atto. Il numero di casi è in diminuzione nella fascia pediatrica da 0 a 14 anni, con un’incidenza settimanale di 19 casi per 1.000 assistiti, stabile nelle persone fra i 15 e i 64 anni (i casi sono 18 per 1.000 assistiti) e in diminuzione negli fascia degli ultrasessantacinquenni (9 casi per 1.000 assistiti). Si stima che si siano verificati, nella seconda settimana del 2018, 10.000 casi nell’età pediatrica, 50.000 casi tra i 15 e i 64 anni, 10.000 casi tra le persone con più di 65 anni di età.
Il laboratorio di microbiologia e virologia dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, laboratorio regionale della rete Influnet, riconosciuto dall’Istituto superiore di sanità, ha effettuato 368 test dall'inizio della stagione influenzale. Sono121 gli isolamenti virali positivi: tra gli isolati, 84 virus sono di tipo B, 32 virus sono tipo A(H1N1)pdm09.
Per quanto riguarda i dati delle vaccinazioni al 16 gennaio, questa la suddivisione per Asl. In totale, sono 623mila: il dato è in linea con la scorsa stagione influenzale. A Novara la quota è pari a 52.251.