Vercelli - Lettera aperta del comitato pendolari sulla linea Torino-Milano al neo assessore regionale Gabusi. "Complimentandoci per la Sua nomina, vorremmo non interrompere il dialogo instaurato con il Suo predecessore sperando possa condurre a dei risultati concreti. Come ben saprà, la linea storica Torino Milano è da sempre una direttrice nevralgica che collega i due capoluoghi ma ad un aumento del numero degli utenti, non è corrisposto un aumento della qualità del servizio. Anzi, in questi ultimi anni, le condizioni di viaggio sono via via peggiorate; in più di un incontro con i vertici Trenitalia responsabili della tratta, abbiamo sottolineato che le nostre non sono lamentele fine a se stesse ma vogliono essere segnalazioni costruttive da chi vive quotidianamente il fenomeno del pendolarismo. Nonostante ciò, il più delle volte Trenitalia ha fatto orecchie da mercante ignorando qualsiasi nostra rimostranza facendosi forza della posizione di Monopolio che detiene. I punti più critici sui quali poniamo l’accento da tempo sono i seguenti: · Treni in perenne ritardo, una media di 5-7 minuti a viaggio; più volte abbiamo fatto notare che il ritardo dovrebbe essere un’eccezione, non la regola. Viviamo sulle coincidenze dei mezzi pubblici e, per noi pendolari, anche solo 30” fanno la differenza tra il prendere un mezzo o perderlo. · Assoluta mancanza di informazioni: in caso di ritardo nella partenza o di fermate non programmate il capotreno non fornisce MAI indicazioni ed informazioni ai viaggiatori a bordo. · Nessun controllo da parte del Personale viaggiante: in un mese di viaggi (circa una quarantina) il controllore passa con una media di 5-6 volte con buona pace di coloro i quali salgono sui treni senza avere un titolo di viaggio valido; tutto ciò si traduce anche in una drastica diminuzione della sicurezza a bordo treno. · Temperature delle carrozze mai adeguate; vero è che i treni sono obsoleti ma, più di una volta, Trenitalia ha ammesso che le temperature bollenti (rilevati oltre 42° termometro alla mano…) sono dovute al fatto che i convogli in partenza da Milano P.ta Garibaldi stazionano nella zona deposito in pieno sole: basterebbe accendere il sistema di condizionamento con sufficiente anticipo per offrire delle condizioni di viaggio quantomeno decorose. · Ultima e non ultima problematica, la conformazione dei convogli dei Regionali Fast che hanno sostituito i Frecciabianca; nati come “alternativa dallo stesso standard qualitativo dei treni soppressi” dopo solo pochi mesi dall’entrata in vigore hanno subito un graduale peggioramento del servizio offerto. I vagoni standard sono stati via via sostituiti con quelli a “Doppio vestibolo centrale” molto più obsoleti e molto più scomodi visto che le sedute poste una di fronte all’altra sono più vicine di 10 Cm; fatto questo rilevato personalmente anche dall’Assessore Balocco. In una nostra nota del 10 Aprile 2018 abbiamo definito i Fast come “un’accozzaglia di vagoni presi qua e là” e Trenitalia si è sentita in dovere di rispondere a mezzo stampa il 14/4 che la differenza di tipologia di carrozze “è motivata dal fatto che stanno entrando in servizio vetture rinnovate con una nuova livrea che presentano un’estetica differente rispetto alle precedenti". Peccato che a tutt’oggi, dopo più di un anno, dei treni rinnovati con la nuova livrea non si sia vista alcuna traccia. Trenitalia ha insomma una risposta per tutto ma, alle parole non seguono mai i fatti: in questo sono più che puntuali! Compatibilmente con i Suoi nuovi impegni, sarebbe interessante organizzare un incontro conoscitivo al fine di unire gli sforzi per ricevere un servizio perlomeno decoroso; non chiediamo di viaggiare nel lusso, ma nemmeno sui dei veri e propri carri bestiame. RingraziandoLa fin da subito per il tempo che vorrà dedicarci, restiamo in attesa di un Suo cortese riscontro e Le auguriamo un buon pomeriggio".