Vercelli - Il 25 gennaio 2018, dalle ore 9 alle 10 circa, l’aula magna del DISIT sarà in collegamento skype con la Base Italiana in Antartide “Mario Zucchelli”. L’evento è stato promosso dalla professoressa Maria Angela Masini in collaborazione con il Dipartimento per spiegare quali ricerche vi si stiano svolgendo. Nonostante la distanza, le difficoltà di approdo e il clima inospitale, l’Antartide è un laboratorio naturale, un luogo idoneo a diverse ricerche (fenomeni atmosferici, magnetismo, biologia all'adattamento umano, evoluzione della crosta terrestre, cambiamenti climatici). Dal punto di vista giuridico, inoltre, l'Antartide è una parte del pianeta non assoggettata alla sovranità di alcuno Stato. Il 1° dicembre 1959, a Washington, è stato stipulato il Trattato Antartico fra 12 dei Paesi partecipanti all'Anno Geofisico Internazionale (1957-58). Il trattato, entrato in vigore nel 1961, mirava a favorire gli usi pacifici del continente assicurandone, nell'interesse dell'umanità, la conservazione della flora, della fauna e dell'ambiente naturale.
La Base “Mario Zucchelli” si trova nella Baia Terra Nova ed è operativa durante i mesi primaverili ed estivi dell'emisfero australe (da ottobre a febbraio). A 1200 Km da questa base gli italiani operano la loro attività di ricerca anche in un’altra stazione Italo – Francese (Dome Concordia), aperta tutto l’anno.
Per realizzare le attività di ricerca, gli scienziati e i tecnici, che indossano le famose tute rosse, affrontano ogni giorno condizioni ambientali proibitive, sfidando forti raffiche di vento, temperature vicine ai -50°C e alterazioni del ciclo circadiano legato all’alternanza giorno-notte a causa della presenza ininterrotta della luce solare durante l’intera giornata nel periodo estivo.
Tutti i campi scientifici, dall’ecologia alla medicina, dall’astronomia alla farmacologia, traggono vantaggi delle scoperte effettuate in questo eccezionale laboratorio. Unico Continente riservato interamente alla scienza, l’Antartide è uno dei motori del sistema climatico del nostro pianeta.
Quest’anno, tra le numerose attività di ricerca, gli scienziati stanno studiando nuovi batteri antartici, fonte di innovative molecole che verranno testate in vitro e utilizzate come coadiuvanti per l’attivazione del sistema immunitario umano. Sta proseguendo lo studio delle profondità della calotta antartica per determinare il sito ideale di perforazione nel tentativo di risalire alla composizione dell’atmosfera terrestre un milione e mezzo di anni fa. Ci sono, poi, gli studi che riguardano le specie dell’ecosistema marino antartico e quelli sulle meteoriti ritrovati in Antartide.
Presso la stazione Concordia sono previsti osservatori, studi e ricerche nei settori della glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, astrofisica, astronomia, geofisica e biomedicina.
Durante il collegamento il personale presente in Base sarà disponibile per domande riguardo le attività scientifiche e logistiche attuali. L’incontro è aperto a tutti gli interessati.