Torino - “Da domenica 29 novembre il Piemonte sarà in zona arancione - dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. Me lo ha appena confermato il ministro della Salute Speranza. Una notizia positiva che è il frutto di tanti sacrifici dei piemontesi e del grande lavoro dal nostro sistema sanitario. Questo è un passo importante perché permetterà a molte nostre attività commerciali di riaprire già da questa domenica, ma che dobbiamo vivere con grande senso di responsabilità. Non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro. La strada è quella giusta, continuiamo a percorrerla insieme con senso di responsabilità e prudenza”.
Al presidente fa eco l'assessore regionale Matteo Marnati: "Frutto del gran lavoro del sistema sanitario e dei grossi sacrifici dei Piemontesi, da questa domenica il Piemonte diventerà zona arancione anche se non bisogna abbassare la guardia. Dobbiamo continuare ad essere prudenti ed usare buon senso! Forza Piemonte, forza Piemontesi, il virus non è ancora sconfitto".
"E’ arrivata la conferma che il Piemonte passerà in zona arancione a partire da domenica 29 - commenta invece il consigliere regionale Domenico Rossi (Pd) - Significa che le misure messe in campo stanno portando i primi risultati e la crescita dei contagi rallenta. Ma è corretto ricordare che pur essendo di fronte a un leggero miglioramento, la situazione resta ancora molto critica. E’ importante non vanificare gli sforzi fatti fino ad oggi e fare in modo che la tendenza resti quella attuale. L’indicatore che deve farci riflettere è quello della situazione all’interno degli ospedali: nell’ultima settimana, a livello nazionale, si sono contati oltre 200 mila nuovi casi e 4.980 decessi mentre i ricoveri con sintomi sono attualmente più di 34 mila. E il Piemonte è una delle regioni con la situazione dei posti letto più critica. Non è un caso che le sigle sindacali dei medici ospedalieri (nt_righthttps://bit.ly/3fHEcpd) chiedono a gran voce di non allentare le restrizioni, perché se proprio ora che la situazione sembra aver scongiurato il collasso, ci rimettiamo in un quadro di rischio, entro Natale torneremo velocemente al contesto di due settimane fa, quando venivamo dichiarati in fascia rossa".
Concretamente le differenze dalla zona rossa sono le seguenti:
- È autorizzato lo spostamento all’interno del proprio comune senza autocertificazione;
- Riaprono tutti i negozi e i servizi per la cura della persona;
- E’ consentita l’attività scolastica in presenza per tutte le classi delle scuole medie;
- Tornano tutti i banchi al mercato;
- Restano chiusi palestre, piscine, centri ricreativi e culturali, ma torna la possibilità di attività sportiva e motoria in genere all’aperto e presso i centri sportivi;
- Restano sospesi gli sport di contatto;
- Restano chiusi bar e ristoranti che possono continuare a vendere cibi d’asporto e a domicilio entro le 22.