Torino - In relazione alle notizie di stampa relative al blocco di alcuni lotti di vaccino influenzale, l’assessorato regionale alla Sanità precisa che non esistono preoccupazioni per quanto riguarda il Piemonte: i prodotti interessati non sono ancora stati distribuiti o sono stati addirittura bloccati nella fase di test che precede l’immissione sul mercato. Nessun problema anche per la disponibilità, visto che i provvedimenti assunti dal Ministero della Salute incidono in misura trascurabile sulla fornitura regionale complessiva, sufficiente ad assicurare il buon andamento della campagna vaccinale.
Tra poche settimane inizierà la stagione influenzale che, prevedibilmente, colpirà migliaia di persone di ogni età costringendole a letto. Come ogni anno, è stato attivato in Piemonte il sistema integrato di sorveglianza epidemiologica, che consentirà di seguirne settimanalmente l’andamento.
Le principali fonti informative sono: il sistema di sorveglianza “Influnet”, basato su una rete di medici e pediatri sentinella coordinato a livello nazionale dall’Istituto superiore di sanità, che rileva le visite mediche per sindrome influenzale e raccoglie campioni per la ricerca dei virus influenzali; i dati di accesso ai principali Pronto soccorso regionali, che rilevano i casi di sindrome influenzale e gli eventuali ricoveri successivi; i ricoveri dei casi più gravi nei reparti di terapia intensiva. Integrano il quadro regionale della sorveglianza gli isolamenti virali effettuati presso i laboratori di riferimento e le coperture vaccinali ottenute nelle diverse Asl.
I dati presentati nel bollettino annuale prodotto dal SeREMI, il Servizio di riferimento regionale di epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive dell’Asl di Alessandria indicano che circa 520.000 piemontesi si sono ammalati durante la scorsa stagione influenzale, una delle più intense degli ultimi dieci anni. Il periodo epidemico è iniziato a novembre 2011 e ha raggiunto il suo massimo nella prima settimana di febbraio 2012. La malattia ha colpito prevalentemente i bambini di età compresa tra 0 e 4 anni. Per sindrome influenzale circa 50.000 persone si sono rivolte ai pronto soccorso piemontesi: di queste, 14.000 sono state ricoverate. Contro l’influenza si sono vaccinate circa 700.000 piemontesi tramite il proprio medico di medicina generale. Rispetto agli scorsi anni si è riscontrato un calo di circa 60.000 dosi, che ha riguardato sia i soggetti a rischio che le persone oltre i 64 anni.
L’assessorato regionale alla Sanità ha avviato varie iniziative di promozione della vaccinazione per sostenere la campagna che partirà tra pochi giorni. I dati sull’andamento dell’influenza saranno disponibili sui siti della Regione e del SeREMI dalla prima settimana di novembre.