Torino - Ridurre il rischio di sviluppare un cancro è possibile, soprattutto se i comportamenti corretti e la prevenzione cominciano da giovanissimi. Lo studio Health Behaviour in School-aged Children (HBSC), condotto allo scopo di fotografare e monitorare la salute degli adolescenti di 40 Paesi nel mondo, rileva anche per l’Italia l’aumento dei comportamenti a rischio al crescere dell’età degli adolescenti. Parte da qui la campagna di sensibilizzazione “Il Segreto delle 12 regole” promossa dalla Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta in partnership con Pfizer per far conoscere ai ragazzi e ragazze delle seconde classi delle scuole piemontesi e della Valle d’Aosta i comportamenti da seguire per ridurre il rischio di sviluppare un tumore, attraverso le 12 Regole contenute nel Codice Europeo Contro il Cancro.
Non fumare, fare attività fisica, seguire una sana alimentazione, evitare gli alcolici e aderire ai programmi di vaccinazione adolescenziale per l’epatite B e il papillomavirus: sono solo alcune delle 12 Regole, protagoniste della “guida” in formato graphic novel, ideata da Maurizio Rosenzweig, uno dei più apprezzati fumettisti italiani, scaricabile gratuitamente dal sito web www.reteoncologica.it/graphic-novel-il-segreto-delle-12-regole, dove è possibile trovare anche tante informazioni sulla prevenzione oncologica e mettersi alla prova con i quiz di autovalutazione.
“La Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta è impegnata da quasi due anni a divulgare le 12 regole contro il cancro nel nostro territorio e l’iniziativa ha riscosso notevoli consensi da parte di Associazioni di volontariato, farmacie e istituzioni che hanno aderito con diverse forme di contributi – dichiara Oscar Bertetto, Direttore Dipartimento Funzionale Interaziendale Interregionale Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta – quest’anno il progetto gode del prestigioso sostegno di Pfizer ed è rivolto ad un target preciso: i ragazzi piemontesi e valdostani di seconda media. È nata così l’idea di arrivare ai giovanissimi attraverso un fumetto che racconta, in un linguaggio molto vicino a questa generazione, come sia importante attuare nella vita quotidiana uno stile di vita sano anche solo per vincere una gara tra crew di ballerini di strada. D’altra parte, i benefici di ognuna delle 12 regole per prevenire i tumori sono documentati da una solida letteratura scientifica ed è noto che se venissero applicate completamente si riuscirebbe ad abbattere del 30-50% il numero dei tumori”.
Il Codice Europeo Contro il Cancro è un’iniziativa della Commissione Europea per informare su ciò che le persone possono fare per sé e per i loro familiari al fine di ridurre il rischio di sviluppare un cancro.
“Non è mai troppo presto o troppo tardi per prevenire il cancro – dice Cristiano Piccinelli, Epidemiologo CPO Piemonte AOU Città della Salute e della Scienza di Torino, Referente per la prevenzione della Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta – Il Codice Europeo Contro il Cancro, tradotto in tutte le lingue dell’Unione Europea, ha proprio questo scopo e alcune raccomandazioni riguardano più da vicino i giovanissimi per ridurre il rischio di sviluppare tumori quando saranno grandi. Adottare abitudini sane è vantaggioso a qualsiasi età. Inoltre, i comportamenti che proteggono dal cancro proteggono anche da altre malattie croniche importanti come quelle cardiovascolari e metaboliche”.
L’attuale scenario sanitario e la conseguente situazione scolastica impongono di declinare la campagna sul web per poter raggiungere in modo capillare gli adolescenti nella loro quotidianità attraverso strumenti d’ingaggio più adeguati a questa popolazione.
“Già in passato la Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta si è approcciata al mondo della scuola per avvicinare i giovani alla prevenzione dei tumori attraverso vari momenti di incontro – spiega Marinella Mistrangelo, Dirigente Medico Oncologa Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta – Adesso con il sostegno di Pfizer ci rivolgiamo agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, che sono in un’età favorevole a recepire messaggi di stili di vita corretti mettendoli in pratica e che possono fare da cassa di risonanza condividendo le 12 buone pratiche all’interno della famiglia. Questa volta sono stati coinvolti ad oggi sette Comprensori scolastici delle province di Biella, Torino, Verbania e Vercelli, per un totale di circa 50 classi interessate, anche grazie all’aiuto delle Associazioni di volontariato. In questo momento di emergenza sanitaria abbiamo modulato il progetto in modo da inviare alle scuole la graphic novel che verrà discussa con gli insegnanti durante le lezioni di didattica a distanza; come Rete oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta ci siamo resi disponibili a partecipare sul web alle lezioni in modo da rispondere alle domande degli studenti e discutere insieme i suggerimenti o le criticità che possono emergere a seguito della lettura del fumetto”.
Pfizer oltre ad impegnarsi nell’innovazione farmaceutica volge lo sguardo al sociale attraverso partnership pubblico-privato, come quella avviata con la Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta, che possono contribuire a una vita migliore attraverso azioni concrete mirate a rispondere ai bisogni della comunità, approccio radicato nella visione di Pfizer.
“Riteniamo la nostra collaborazione con la Rete Oncologica del Piemonte e Valle d’Aosta su questo progetto molto importante – commenta Alberto Stanzione, Direttore Oncologia di Pfizer in Italia – da sempre Pfizer sostiene le partnership pubblico-privato che secondo la visione della nostra azienda hanno un alto valore etico. Poter contribuire al miglioramento dello stato di salute della popolazione andando oltre la focalizzazione sull’innovazione farmacologica, attraverso azioni concrete mirate a rispondere ai bisogni della comunità, è un approccio radicato nella cultura di Pfizer, che da sempre è impegnata anche nel sociale. Auspichiamo che questa campagna riesca nell’intento di diffondere una maggiore conoscenza delle buone abitudini che possono contribuire a prevenire lo sviluppo di un tumore, e indurre un cambiamento significativo dei comportamenti tra i ragazzi e attraverso di loro a livello più ampio nella comunità piemontese e valdostana”.