Alessandria - La consegna dell’assegno all’ADISCO da parte del LIONS SANTA CROCE presso i locali dell’Azienda Ospedaliera dove svolgerà il suo incarico l’ostetrica per la raccolta del sangue cordonale Il giorno della festa della donna il Lions Bosco Marengo Santa Croce e l’Adisco festeggiano presso l’Azienda Ospedaliera una importante donazione a favore della struttura di Ostetricia, che permetterà di mantenere una borsa di studio per una ostetrica con il preciso compito di occuparsi della raccolta di sangue cordonale, con la consegna di un assegno di cinquemila euro.
Il direttore sanitario Luciano Bernini: “Ringraziamo Adisco e Lions per la sensibilità e l’attenzione dimostrata nei confronti di questa Azienda Ospedaliera: ancora una testimonianza di affetto nei confronti della nostra struttura, ma soprattutto un miglior servizio per le pazienti che qui si recano. Questo prezioso lavoro qualifica ulteriormente l’Azienda con ottimi risultati, per i quali dobbiamo ringraziare la cittadinanza e i professionisti sanitari, per il loro impegno e la loro dedizione”.
Andrea Brunetti, Presidente del Lions Club Bosco Marengo Santa Croce, ha espresso la massima soddisfazione per il risultato raggiunto con questo service, che aveva preso avvio lo scorso 22 ottobre, auspicando l’inizio di una proficua collaborazione con l’Azienda Ospedaliera.
“Per diffondere la cultura della donazione- ha sottolineato Cleonice Penna, Presidente ADISCO - l’Associazione da oltre 10 anni, lavora sul territorio grazie all’impegno in prima battuta del dr. Rovetta e della dr.ssa Trifoglio, i primi a credere in questo progetto, con risultati ora soddisfacenti. Un intervento che ha portato un aumento di professionalità e merito all’Azienda Ospedaliera, testimoniato dai numeri e dal lavoro svolto in questi anni. Ringraziamo di cuore il Lions che ha scelto di supportarci per quest’anno ad Alessandria”.
La presenza costante di una ostetrica dedicata a tale attività ha consentito l’incremento delle sacche raccolte, come si evince dalla serie positiva dei dati: nel 2008 sono state raccolte 15 sacche, nel 2010 primo anno di attività dell’ostetrica 133, fino al 2012 quando ne sono state raccolte 143. Di tutte le sacche raccolte, 72 sono state inserite nella Banca di Sangue Placentare di Torino dove verranno conservate per 15 anni, mentre le altre sono state collocate presso la sezione ricerca della medesima Banca, a scopo di ricerca nella valutazione di possibili altri impieghi. Di queste 72, sappiamo che due sono state già selezionate per trapianti, ovviamente dopo adeguate verifiche di compatibilità.
Ringraziamenti anche da parte del dr. Enrico Rovetta, direttore della struttura di Ostetrica e Ginecologia: “Poter contare su una persona dedicata permette di gestire al meglio tutto il percorso, oltre che fornire un grande contributo alla ricerca, che ora, come dimostrano le cronache più recenti, sta cominciando a dare frutti. Essere pronti a fornire il nostro contributo alla scienza è gratificante, ma per questo devo ringraziare tutti i collaboratori a partire dalla dr.ssa Trifoglio”.
Le future mamme intrattengono un colloquio con l’ostetrica per la valutazione della donazione, poi al momento del parto tutte le ostetriche turniste sono in grado di effettuare la raccolta, in quanto hanno seguito formazione specifica. Le sacche raccolte posso essere utilizzate sia per la donazione, principalmente a scopo di trapianto nella cura di tumori del sangue, oppure per la ricerca.
Nicoletta Vivaldi, referente del Coordinamento alle donazioni e prelievi di organi e tessuti: “La nostra Azienda e la nostra città esprimono numeri di eccellenza a livello nazionale: questo significa che la donazione è stata capita e accettata come valore etico e solidaristico”.
Elisabetta Campese, caposala della Ginecologia: “Percentualmente l’Azienda Ospedaliera sul territorio piemontese spicca come numero di sacche imbancate e questo testimonia l’impegno e l’entusiasmo del lavoro svolto di tutto lo staff dell’Ostetricia, che permette all’Azienda di raggiungere un risultato di eccellenza”.