Torino - L’inchiesta della Guardia di Finanza di Torino sui contributi a fondo perduto indebitamente percepiti da Finpiemonte per la realizzazione di siti Internet, che ha portato ad indagare 140 persone a piede libero per truffa ed al sequestro cautelativo di beni per 2,2 milioni di euro, è partita da una denuncia fatta dalla Regione. L’assessore allo Sviluppo economico, Massimo Giordano, ricorda l’ente in questa vicenda è parte lesa che da tempo si sta collaborando con gli inquirenti per cercare di recuperare le somme indebitamente percepite e sono già stati adottati i provvedimenti necessari ad arginare questo fenomeno. I contributi indebitamente percepiti sono in fase di recupero, e in parte già recuperati. Si tratta infatti di episodi che, oltre a caratterizzarsi per l’illegalità diffusa, tolgono risorse vitali alla buona economia. L’obiettivo è prevenire al massimo i comportamenti illegittimi attraverso l'affermazione di procedure che non lascino spazio neppure alla tentazione di presentare nuove richieste non conformi.