Torino - In Piemonte il 2025 sarà l'anno di Vesta, il nuovo voucher da 1.000 euro creato dall'Assessorato regionale alle Famiglie per bambini da 0 a 6 anni. Per realizzarlo saranno impiegati 34 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo FSE, suddivisi nel triennio 2025-2027, per l'assegnazione di 10mila voucher all'anno. Accedere alla misura a sportello sarà semplice, basterà infatti presentare domanda collegandosi alla piattaforma online "Vesta", su cui caricare l'Isee del nucleo familiare e indicare il numero di figli in fascia d'età 0-6 anni, così da poter ottenere per ciascuno il voucher da 1.000 euro.
«Questa misura conferma la volontà del governo regionale affrontare il tema della natalità e sostenere le famiglie con bambini finanziando quei servizi e quelle attività che fanno parte della quotidianità delle famiglie. Sono risorse che abbiamo individuato sui fondi europei, proseguendo l'uso virtuoso e innovativo che questa amministrazione fa di questi strumenti perché riusciamo ad utilizzarli davvero al servizio dei cittadini, siano essi le famiglie, come in questo caso, gli studenti come nel caso delle borse di studio o le imprese» dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.
“Avevamo promesso un ingente piano di sostegno alla famiglia ed ecco Vesta, un aiuto strutturale per pagare l’accesso a servizi fondamentali per i bambini, che stanno diventando troppo costosi anche per il ceto medio in difficoltà. Nessuna coppia vorrebbe mai rinunciare ad avere figli ma troppo spesso redditi e risparmi non sono sufficienti a permetterseli: da qui un preoccupante inverno demografico che rischia di privare del futuro la comunità, ma anche la nostra ferma determinazione ad utilizzare ogni risorsa pubblica disponibile per sostenere concretamente il potere di acquisto delle famiglie. La rivoluzione delle culle in Piemonte compie così un altro importante passo avanti nel cammino per la natalità in Italia” dichiara l’assessore regionale alle famiglie e ai bambini Maurizio Marrone.
Come funzionerà il voucher Vesta?
Una volta ricevuta la comunicazione di assegnazione, Vesta potrà essere utilizzato per Servizi per la prima infanzia 0-6 anni (nido d'infanzia, micronido, sezioni primavera, nido in famiglia, spazio gioco per bambini, centro per bambini e famiglie, ecc...); Scuole per l'infanzia e servizi assistenza scolastica correlati (iscrizione e frequenza, pre, post orario, mensa); Centri estivi; Baby-sitting; Servizi di supporto ai soggetti con disabilità (tra cui: servizi erogati da centri diurni, servizi di assistenza educativa, laboratori ecc...); Attività sportiva (ginnastica, psicomotricità, corsi di nuoto e acquaticità, danza, ecc...); Corsi di massaggio infantile/espressione corporea; Percorsi di avvicinamento all'apprendimento di una lingua straniera; Fattorie didattiche/alpeggi.
Alle famiglie basterà infatti tenere copia delle fatture di spesa e caricarle in piattaforma online per ottenere sul conto corrente il rimborso fino a 1000 euro dei costi sostenuti a favore dei propri figli.
Una misura inedita, agile e soprattutto concreta, per venire incontro alle esigenze di migliaia di bambini da 0 a 6 anni e delle loro famiglie. Non è casuale infatti il nome scelto, con una dedica palese a Vesta, la dea romana protettrice della famiglia, la cui presenza era avvertita nel focolare al centro della casa e nel braciere eternamente acceso all'interno dei templi a lei dedicati.
Come definito dalla Delibera di giunta regionale 3-294/2024, per realizzare Vesta la Regione Piemonte utilizzerà le risorse dell'FSE previste per l'Obiettivo K, con 34 milioni di euro sul Codice d'Azione 5 ed altri 5 milioni di euro sul Codice d'Azione 2 destinati ai Centri per le Famiglie. Infatti, Vesta rappresenterà anche l'occasione per intervenire in maniera importante nel rafforzamento del sistema pubblico. L'Assessorato alle Famiglie della Regione Piemonte ha deciso di destinare 5 milioni di euro per istituire una nuova unità di missione nella Direzione Welfare e rafforzare e coordinare l'attività dei Centri per le Famiglie a titolarità pubblica degli Enti Gestori delle funzioni socio assistenziali, nel sostegno alle funzioni genitoriali e cura dei legami, attività di consulenza, mediazione familiare e gestione dei conflitti, rapporti con associazioni ed organismi del terzo settore no-profit. Un passo ulteriore per confermare il Piemonte come avanguardia nelle politiche in favore e a tutela dei bambini e delle famiglie.