Alessandria - La tiroide è una ghiandola localizzata nel collo, fondamentale per la regolazione del metabolismo e quindi del nostro organismo e le sue disfunzioni devono prima essere riconosciute e poi curate: infatti, con un’adeguata terapia, i pazienti affetti da disfunzioni tiroidee possono condurre una vita regolare e attiva. Se le disfunzioni non vengono curate, possono arrecare danni al funzionamento del sistema cardiovascolare, di quello riproduttivo e dei principali organi vitali. “La patologia tiroidea è di gran lunga la più importante in ambito endocrinologico - ricorda Egle Ansaldi, responsabile dell’Endocrinologia dell’Azienda Ospedaliera e referente del progetto - considerato che il rapporto uomo/donna è considerato 1 a 5. Anche se non esistono dati epidemiologici precisi sulla patologia tiroidea, la prevalenza è decisamente elevata soprattutto nella nostra regione, tradizionalmente area di endemia gozzigena. Si stima che le alterazioni funzionali della tiroide possano variare dall’1 al 4% nella popolazione adulta, con un’incidenza dello 0.05-0.1% anno per l’ipertiroidismo e dello 0.08-0.2% anno per l’ipotiroidismo”. Nicola Giorgione, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera spiega: “L’Azienda Ospedaliera ha predisposto un percorso dedicato, anche certificato dall’ente esterno Bureu Veritas il 4 dicembre, coinvolgendo una serie di professionisti operanti in più strutture, anche in collaborazione con i medici di medicina generale, allo scopo di rispondere alle esigenze dei pazienti in modo univoco. Riteniamo infatti che l’alleanza con loro, che sono il primo canale con i pazienti, sia fondamentale per rispondere nel migliore dei modi alle necessità di salute della popolazione”.
Per questo, grazie alla collaborazione con Novartis che ha sponsorizzato il progetto, è stato realizzato un opuscolo per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di saper riconoscere la tiroide ed eventuali sue disfunzioni che sarà distribuito nelle prossime settimane a farmacie, palestre, saloni di bellezza affinché le donne in particolare prendano piena coscienza di questa importantissima ghiandola. Di concerto con i medici di famiglia, a seguito di un convegno organizzato lo scorso giugno presso l’Azienda Ospedaliera, è stato predisposto anche un “libretto di istruzioni” che sarà distribuito ai medici affinché gli accertamenti possano essere prescritti nel modo più appropriato e i pazienti trattati in modo uniforme. Moreno Ferrarese della SIMGE sezione di Alessandria: “La condivisione del percorso, in particolare quello tiroideo presentato oggi, va letta da un lato in un’ottica di appropriatezza prescrittiva, anche in funzione di un maggiore risparmio per il sistema; ma anche per i pazienti, che trovano in questo modo una risposta univoca da parte di noi medici e dell’Azienda Ospedaliera”.
Per quanto riguarda l’Azienda, il percorso della tiroide prevede un percorso facilitato per il paziente che accede tramite il suo medico di famiglia, proseguendo l’iter con successive tappe definite dal gruppo di lavoro, avendo come riferimento l’endocrinologo.