Torino - “I temi che i rappresentanti delle Società Scientifiche di riferimento del settore cardiovascolare (AIAC, GISE e SICVE) hanno toccato nella seduta di IV Commissione, da me presieduta quest’oggi, testimoniano l’ottimo lavoro svolto dalla Regione Piemonte nell’ultimo periodo. La Regione, infatti, si è confrontata costantemente per scrivere un piano per la presa in carico dell’infarto durante la pandemia, consentendo di svolgere tutti gli interventi urgenti”, riporta il presidente della commissione Sanità Alessandro Stecco.
“Nel confronto con le altre regioni, la nostra è una tra quelle che ha avuto la migliore "tenuta" della rete cardiovascolare di fronte alle ondate pandemiche e nessuno dei centri di cardiologia ha dovuto sospendere le attività urgenti, mantenendo i massimi livelli di operatività compatibili con la fase pandemica. Siamo dunque senza dubbio tra le regioni che negli ultimi anni hanno investito con maggior convinzione e successo nella telemedicina - continua il dott. Stecco -, la quale permette di controllare a distanza e monitorare migliaia di pazienti con dispositivi come pacemaker. Anche in ottica futura, è importantissimo continuare a lavorare per recuperare il pregresso e rendere sempre più disponibili le prestazioni cardiologiche e vascolari all'utenza sanitaria in luoghi extraospedalieri, potenziando la sanità di prossimità e preservando così sempre di più le prestazioni cardiovascolari anche non urgenti, vista l'importanza della diagnosi precoce per ridurre la mortalità. Concludo rivolgendo un grande ringraziamento a tutti i professionisti che operano nella rete cardiologica piemontese, una vera eccellenza della nostra Regione, e alla struttura del DIRMEI che ha accompagnato e sostenuto tutte le reti clinico-assistenziali come quella cardiologica in questa lunga pandemia”. Così in una nota il presidente della commissione Sanità Alessandro Stecco.