Turbigo - Riceviamo e pubbliciamo: "Grande successo per il convegno “Ezio Maria Gray : un Italiano fedele alla Patria” tenutosi a Turbigo venerdì 9 maggio: sala piena e molto interesse (dovuto non solo alle polemiche che nel comune milanese sono in corso sulla presenza di una via intitolata proprio a Gray) per una figura di grande spessore che però negli ultimi decenni non è stata studiata dalla storiografia ufficiale. In rappresentanza del Raggruppamento Nazionale Combattenti Reduci della Repubblica Sociale Italiana – Continuità Ideale, Arnaldo Motosso ha salutato i circa cinquanta convenuti, parlando di Gray come un vero Italiano e un uomo di cultura di profonda rettitudine morale. Lo storico milanese Pierangelo Pavesi ha sottolineato come su Gray le fonti storiche siano poche e assai discordanti, cercando di tracciare un quadro biografico essenziale. Valerio Zinetti, dell'Associazione Memento, ha invece esposto in maniera dettagliata la vita, le opere e il pensiero di Ezio Maria Gray, basandosi sull'unica pubblicazione organica e completa (in quanto fornita di un supporto bibliografico e documentario non indifferente), la tesi dello storico Giuseppe Leoni “Ezio Maria Gray: nazionalista, fascista, parlamentare repubblicano” del 1977. L'intervento, oltre a ribadire la vita di un personaggio che ha vissuto politicamente dall'Associazione Nazionalista Italiana di Enrico Corradini e Filippo Tommaso Marinetti fino al Movimento Sociale Italiano, passando per la Marcia su Roma e la Repubblica Sociale Italiana, ha messo in evidenza il pensiero di Ezio Maria Gray: il senso di Nazione, la visione tradizionale del mondo, le riflessioni sulla crisi spirituale del mondo moderno, la politica internazionale e l'unità continentale europea. Come non considerare attuali le riflessioni del Gray che tuonava contro l'idea della tecnica non subordinata alla cultura e all'etica, che criticava il modello americano, che parlava della necessità di un'unità politica dell'Europa costruita con le Nazioni e non contro le Nazioni, che individuava la causa dei conflitti internazionali nei monopoli delle potenze occidentali anglosassoni a discapito delle nazioni proletarie".
"In tempi di tempesta - concludono i promotori del convegno - bisogna mettere in salvo la semente: la speranza è che la memoria di Ezio Maria Gray sia un seme pronto a fiorire nelle coscienze degli Italiani e degli Europei fedeli alla Tradizione".