Turbigo - L'Associazione Memento, che ha tra i proprio scopi “lo studio, l’insegnamento e la divulgazione delle biografie degli uomini che hanno lasciato esempi di eroismo, dedizione e fedeltà alla Patria”, ha costituito il “Centro Studi Ezio Maria Gray”, un'associazione culturale dedicata alla memoria storica del patriota novarese che fu giornalista, esponente dell'Associazione Nazionalista Italiana di Enrico Corradini, soldato pluridecorato durante la Grande Guerra, parlamentare nel periodo fascista e nel dopoguerra nelle fila del MSI, partito di cui fu tra i fondatori nel 1946. Una vita all'insegna del motto “Con la Nazione sempre, contro la Nazione mai”, caratterizzata dall'impegno politico e militare, ma soprattutto culturale, con una pubblicistica vastissima, fatta di centinaia di titoli e di copie reperibili nelle biblioteche civiche e universitarie di tutta Italia. Collaboratore e direttore di testate quali “L'Idea Nazionale” di Alfredo Rocco, “L'Economia Nazionale”, “La Gazzetta del Popolo” e autore di numerosi saggi come “L'Italia ha sempre ragione” del 1938 e “Dopo Vent'anni. Il Fascismo e l'Europa” del 1942, fino ad arrivare alla fondazione del settimanale missino “Il Nazionale” nel 1949, nella vita e nel pensiero di Ezio Maria Gray (1884 - 1969) si colgono le costanti del patriottismo e dell'italianità come pilastri dell'azione politica, dell'onestà e della coerenza come stile di vita e dell'importanza della cultura (non si contano le donazioni librarie alle biblioteche civiche di tutta Italia).
Nei quasi cinquant'anni dalla morte di Gray avvenuta nel 1969, la sua figura non è stata degna dell'attenzione che meritava, nemmeno da parte dell'area culturale della quale Gray fu pioniere ed esponente di rilievo. La fondazione di un centro studi a lui dedicato è il risultato di un anno di attività di ricerche storiche in biblioteche e archivi, e di un convegno tenutosi lo scorso anno a Turbigo, in provincia di Milano (dove vi è una via intitolata a Gray) dal titolo “Ezio Maria Gray: un Italiano fedele alla Patria”. E' significativo ricordare cosa disse, in una seduta del Senato del 18 febbraio 1969 il Senatore Gastone Nencioni, allora capogruppo del MSI, in occasione della morte di Ezio Maria Gray: “Rimane a noi il grave compito di continuare a camminare sulla stessa strada percorsa dall’indimenticabile Gray. Di Gray si potrebbe ripetere ciò che Poerio lasciò in una lettera-testamento indirizzata al figlio: «Nella mia eredità non troverai ricchezza, ma nella istoria della mia vita rinverrai la più grande delle ricchezze per un figlio amorevole, la prova più luminosa che il di lui padre volle il pubblico bene, soffrì sempre per averlo voluto”.
Con questo spirito e nel segno di questa consegna nasce il Centro Studi Ezio Maria Gray.