Arona - Avete mai tirato un sasso nell’acqua? Si forma un cerchio che si moltiplica e si propaga. Un movimento che allarga la sua onda e quando incontra la terraferma diviene arena teatrale. E’ l’immagine da cui prende forma AronaCittàTeatro, nata sulle sponde del lago Maggiore. Ad Arona si produce cultura tutto l’anno. E poi? Poi arriva il momento della grande festa, del Festival Act sull’acqua. Dal 5 al 10 settembre le anime della cittàteatro si uniscono e trasformano i luoghi del quotidiano, guidati dalla sapiente direzione artistica di Dacia Maraini.
“E’ AronaCittàTeatro perché facciamo teatro tutto l’anno, in ogni luogo della città – spiega il presidente dell’associazione Luca Petruzzelli - e AronaCittàTeatro diventa Act: un acronimo che in molte lingue significa recitare-atto teatrale. Act significa fare del teatro uno stile di vita e viverlo in ogni spazio e in ogni età, costruendo un’intera comunità fondata sul teatro, promuovendo una partecipazione attiva della cultura”.
Cultura, identità e territorio sono i valori di un percorso che inizia dai Nativi Teatrali, bambini e ragazzi da zero a 18 anni che dal nido fino all’età adulta respirano teatro, partecipando a spettacoli, corsi e laboratori, percorsi ed esperienze, volontariato attivo. Una fase di formazione alla meraviglia e alla bellezza del linguaggio teatrale.
Il tempo della maturità, da 19 a 99 anni, è il momento delle scelte libere e si diventa Spettattori. Lo Spettattore non va solo a teatro, ma organizza, aiuta, coinvolge, diventa protagonista della vita culturale della cittàteatro. Può essere addirittura direttore artistico della sua casateatro.
Si vive un anno intenso che coinvolge insegnanti, scuole, famiglie, persone che credono nella cittàteatro. A settembre tutta la cittàteatro si dà appuntamento al lagoscenico, lo straordinario palco sull’acqua di Arona. Qui debutta la nuova produzione sull’acqua pensata per il Festival. Ma non solo. Tutta la città diventa palco, con vie, piazze, parchi, condomini, vetrine, bar e ristoranti.
Il programma pensato per l’edizione 2023 del festival vede una ricchezza di linguaggi teatrali e una notevole varietà di autori ospiti.
“Questo festival e questa realtà – afferma Dacia Maraini – colgono quanto unisce. In un Paese che divide ed esclude abbiamo bisogno di trovare punti d’incontro. Su questi deve concentrasi il Paese per non rimanere bloccato, per muoversi. Il teatro è vivo, vitale e il dopo pandemia lo ha dimostrato pienamente. Il palcoscenico sull’acqua presenta uno spettacolo unico, emblema della belleza del teatro. La produzione di Act per questa edizione sarà “Caro Pier Paolo”, ispirata al mio libro, con la meraviglia di NoGravity”.
“Act è una realtà nata 13 anni fa ed è una simbiosi tra cultura, città, economia, perché la cultura genera economia. Ogni anno si cresce, si trasforma la città e un’intera comunità” ha aggiunto l’onorevole Alberto Gusmeroli.
“Arona è una città d’arte di livello e grande valore – aggiunge il sindaco di Arona, Federico Monti – ed è straordinario sapere che che la tua città si muove dinamica e laboriosa durante tutto l’anno. Sono orgoglioso che Dacia sia una “mia cittadina” e che dedichi tempo della sua vita, con il cuore, a questo straordinario progetto culturale. Noi crediamo fortemente nello sviluppo dell’arte e della cultura, che coinvolga tutta la comunità”.