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BuONASERA SIGNOR G. AD ARONA

Grande attesa per lo spettacolo dedicato a Giorgio Gaber in programma al Teatro San Carlo sabato 15 febbraio

Arona - Va in scena sabato 15 febbraio alle ore 21 per Act - Arona Città Teatro: 'BuONASERA SIGNOR G.'. “Il signor G è un signor Gaber, che sono io, è Luporini, noi, insomma, che tentiamo una specie di spersonalizzazione per identificarci in tanta gente”, G.Gaber. Più che un omaggio al papà del teatro canzone, lo spettacolo è un viaggio che segue un impulso, un istinto; di fronte all'immensa opera di Gaber e Luporini ci si sente un po' persi e disorientati e soprattutto folgorati dalla straordinaria, e a volte straziante, attualità dei loro monologhi e delle loro canzoni. Gaber si affacciava sul ciglio di un baratro. Oggi ci troviamo in quel baratro e siamo in caduta libera. E allora ci siamo davvero abbandonati anche noi in questa caduta libera, con tutta l'incoscienza a disposizione, senza aver paura di sbagliare, di mostrare il fianco, di risultare inadeguati, inadatti. E lo siamo senz'altro, in tutti i sensi. In fondo è tutta una questione di fragilità, di saper accettare il disequilibrio, di non aver troppo timore di guardarsi davvero. Il fatto è che il Sig. G non è un personaggio. Il Sig. G siamo proprio noi.  Da un marciapiede di una città semi-deserta e buia alla penombra di una camera da letto, dallo spazio soffocante di un ascensore allo specchio del proprio bagno, eccoci a fare i conti con la nostra meschinità, con le nostre più profonde contraddizioni, con le nevrosi e le frustrazioni quotidiane. Ma non è solamente una questione di sopravvivenza: Buonasera Sig. G parla anche di speranza, di un sogno che per quanto rattrappito è ancora lì, nutrito artificialmente e tenuto in vita con un accanimento terapeutico disperato. Ha il polso debole e respira a fatica ma, nonostante tutto, è ancora vivo, l'uomo. Abbiamo scelto accuratamente i testi e le canzoni ascoltando prima di tutto la pancia (come avrebbe detto Gaber stesso) e poi cercando il senso, il disegno finale. Ad ogni replica questa ricerca continua, ogni volta troviamo un senso differente e il disegno ci appare diverso. Cinico, scanzonato, violento, ironico, Gaber è ancora lì, sul palco, che oscilla dinoccolato cantando le paure e le speranze, le frustrazioni e l'incertezza del vivere, aspettando il momento giusto per spiegare le ali e spiccare il volo.

Con Carlo Roncaglia e con Max Altieri chitarre,  Enrico De Lotto basso e Matteo Pagliardi batteria; testi e musiche Giorgio Gaber, Sandro Luporini; arrangiamenti Accademia dei Folli;  scene Matteo Capobianco; costumi Carola Fenocchio; luci e fonica Letizia Tabasso, Olesia Stefanyk; regia Carlo Roncaglia. Produzione Accademia dei Folli compagnia di musica-teatro.

Appuntamento dunque per sabato 15 alle 21 al Teatro San Carlo di Arona in via don Minzoni 17.

Info: www.aronacittateatro.it.