Arona - Serata particolare in tutti i sensi; da tanto tempo volevo assistere ad un incontro di colui che, in tanti, definiscono dottore ma che, per quanto riguarda me, preferisco chiamarlo professore, per quello che lui cerca di fare e per le sue battaglie contro un sistema che lui stesso definisce sbagliato. Un'associazione di Arona, poco importa quale sia, organizza e paga di tasca propria, grazie ad alcuni sponsor, una serata con Paolo Crepet. Rimango stupito da quanta gente sia presente e non credo solo perché la partecipazione è gratuita e libera, in tanti vogliono assistere ad una vera e propria lezione incentrata sull'educazione dei figli, ma soprattutto sulla libertà di espressione e sulla libertà di sbagliare per capire la strada giusta da seguire.
Il professore esordisce subito in tono polemico, per chi lo conosce sa che tutto ciò è normale, ma intanto, purtroppo, si scatena un diluvio universale sulla folla, una punizione divina che potrebbe portare alla fuga dei tanti spettatori presenti, ma tuoni e fulmini non bastano, quello che il professore ha da dire è ben più prezioso e importante. In tanti non abbandonano il proprio posto e il professore, apprezza rivolgendo in continuazione un ringraziamento agli stoici spettatori presenti concludendo con una "quasi" lite con chi ha organizzato la serata, visto che il forte maltempo era già stato previsto e il non voler trovare una location al coperto sapeva di grande errore. Poco è servito per calmare gli animi che la colpa sia finita alla Provincia, il solito rimbalzare le responsabilità all'italiana, cosa che il professore e la platea non hanno apprezzato. Dopo poco più di un'ora il tutto è stato sospeso perché la gran quantità d'acqua aveva compromesso l'impianto sonoro e luminoso del mini palco. Nonostante la fine tragica dell'incontro si possono trarre delle conclusioni, soprattutto riflessioni importanti; la gente ha bisogno che gli si dicano le cose in faccia: educare e crescere i figli non è una cosa semplice, ma più importante è che chi viene delegato dallo Stato non solo non è capace, ma sta rovinando la generazione che un giorno dovrà portare avanti la nostra nazione. Una scuola che non sa punire se sbagli e non sa premiare se meriti, è una scuola fallita; questo riformismo sta solo danneggiando la nostra nazione.
L'Italia poteva vantare le scuole e l'istruzione tra le migliori al mondo, adesso è probabilmente tra le peggiore e lui non ha paura di dirlo. Ecco perché il professore può essere tranquillamente definito il diavolo per una certa schiera politica; l'unica possibilità per farlo tacere rimane l'acqua santa...
Maurizio Ciniello