Orta San Giulio - L’Ente di Gestione dei Sacri Monti del Piemonte sta delineando le attività per il sito cusiano patrimonio UNESCO che nei prossimi anni sarà oggetto di consistenti sforzi per valorizzare il Sacro Monte dedicato a San Francesco grazie al coinvolgimento di istituzioni, fondazioni e associazioni del territorio, in un’azione congiunta in cui la partecipazione della comunità diventa l’elemento centrale. «Negli ultimi sei mesi ci siamo concentrati su molti progetti, candidandoci a diversi bandi sui sette Sacri Monti che abbiamo in gestione, sia come soggetti attuatori sia in qualità di partner – spiega Francesca Giordano, presidente dell’Ente di gestione dei Sacri Monti del Piemonte – Il nostro obiettivo è aprire e rendere fluido il dialogo con i soggetti attivi sul territorio: come nel caso di Orta, dove Comune, fondazione Cavalier Alberto Giacomini, l’Ecomuseo, scuole e cittadini hanno scelto di contribuire a un progetto di ampio respiro che prevede la valorizzazione e la promozione del complesso monumentale. Poche settimane fa ci è giunta la notifica di accettazione da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, nell’ambito del bando “Restauri Cantieri diffusi”, sull’assegnazione di 36mila euro quale contributo per il restauro conservativo della copertura della cappella otto, San Francesco è visto dai frati su un carro di fuoco.
Su questo primo step, si innesta un altro importante bando presentato grazie alla collaborazione di Fondazione Comunità Novarese onlus; ente che, insieme a Fondazione Cariplo, sostiene da anni gli interventi di restauro e che, se avrà esito positivo, ci consentirà di effettuare altri importanti interventi sul patrimonio monumentale, ambientale e paesaggistico con risorse adeguate ad alcune delle numerose necessità.
Tra i nostri obiettivi principali, accanto ai restauri conservativi, c’è la realizzazione di uno spazio espositivo nella Cappella Nuova, l’illuminazione, il recupero dell’ex negozio accanto alla prima cappella per farlo divenire un punto di accoglienza per i visitatori».
Il complesso monumentale attrae turisti da tutto il mondo, ma non sempre è pienamente conosciuto nelle nostre zone, «per questo è indispensabile fare rete con le realtà territoriali e con le scuole, affinché tutti siano consapevoli del patrimonio storico-artistico a due passi da casa e si sentano coinvolti nel percorso di riqualificazione che stiamo portando avanti. Passi significativi volti al miglioramento dell’accoglienza, con ideazione di mostre, progetti didattici per i ragazzi, iniziative ed eventi per rendere il Sacro Monte un luogo vissuto e frequentato tutto l’anno».
Intanto un importante contributo è stato comunicato in questi giorni grazie al Rotary di Orta San Giulio che si è impegnato a sostenere con un generoso stanziamento l’illuminazione di due cappelle importanti: la uno (di cui è appena terminato il restauro grazie all’intervento di Fondazione Comunità Novarese onlus e Fondazione Cariplo) e la numero due, che si trovano vicino al ristorante di cui il Comune ha finanziato la ristrutturazione e che prevede di aprire i battenti proprio per la prossima stagione primaverile. «Si tratta di iniziative inserite in un progetto generale di valorizzazione di un bene della comunità – conclude Giordano - possibile grazie alla collaborazione che tutte le realtà cusiane stanno dimostrando, la linfa che dà una sostanza reale a questo tipo di progetti».
Chiunque, anche con un piccolo contributo, può sostenere il Sacro Monte di Orta attraverso gli strumenti di Fondazione Comunità Novarese onlus:
indicando sempre nella causale 'Restauro Sacro Monte Orta'