Carpignano Sesia - Sabato 29 novembre presso i supermercati UNES e Carrefour di Carpignano Sesia si è svolta la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. Volontari presso i suddetti punti vendita sono stati il Gruppo Alpini - sez. Carpignano Sesia e la Confraternita del Carnevale Storico Carpignanese "Zoccolone", che incuranti della pioggia, durante tutta la giornata hanno promosso l'iniziativa, che anche quest'anno ha visto la partecipazione di molta gente. Nonostante la crisi e il sospetto di qualche passante circa il buon esito del cibo donato, per altro destinato tutto ad enti locali per la distribuzione ai bisognosi, parecchie persone si sono avvicinate ai volontari del banco, molte già a conoscenza dell'iniziativa, ormai pubblicizzata molto anche dalla tv e dalla stampa, e hanno dato il loro contributo in generi alimentari per la riuscita della Colletta.
Da sabato 15 novembre a venerdì 5 dicembre presso la Biblioteca Comunale di Carpignano Sesia è in corso la mostra "Impressioni" dell'artista carpignanese Aldo Cerri (nella foto). Con questa esposizione il pittore ha voluto mostrare alcuni suoi dipinti a sfondo prevalentemente naturalistico, ispirati a luoghi del territorio a lui cari, come il Parco Scimbla e la Roggia Molinara di Carpignano, ma anche i boschi di Lenta e gli splendidi scorci di Orta San Giulio. Diplomato geometra, Aldo Cerri, nel triennio 1962-65, ha frequentato la Scuola di Design Industriale di Nino Di Salvatore a Novara, attualmente trasferitasi a Milano col nome di Scuola di Politecnica di Design. Ha lavorato, poi, come disegnatore tecnico alla "Fiat Velivoli" e per diciotto anni alla "AER Macchi" di Varese come disegnatore e grafico. Dal 1972 la pittura diventa la grande passione di Cerri. Ha organizzato circa cinquanta mostre: le più significative sono state "Immagini e ricerche", esposizione di dodici artisti novaresi svoltasi nel 1987 con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Novara, e "Artisti varesini contemporanei in Russia" - i tanti anni di lavoro in territorio varesotto hanno permesso all'artista di farsi conoscere anche sulla sponda lombarda del Lago Maggiore - del 1989, tenutasi presso il Museo di Varese ed esportata in uno scambio culturale tra pittori varesini e russi alla Casa della Cultura a Mosca. Lo stile pittorico di Cerri può essere suddiviso in tre periodi: tra il 1972 e il 1979 la pittura si richiama alle forme primitive degli artisti italiani del Trecento, negli anni Ottanta segue un periodo postmodernista, mentre negli anni Novanta l'artista si è dedicato ad opere pittoriche volte allo studio del rapporto tra l'arte e il potere dei mass media. La ricerca del pittore, invece, ha sempre seguito due filoni paralleli: da una parte l'ispirazione dettata dai luoghi della tradizione, in cui è cresciuto, arricchita anche dallo studio degli artisti carpignanesi Dario Piazza e Giuseppe Aimone, dall'altra le ricerche sull'immagine dettata dalle avanguardie del Novecento, quali Lucio Fontana. "Cerco sempre di rendere la tradizione viva" ha dichiarato il pittore "Non solo un bel quadro, ma un quadro vivo, che faccia guardare avanti. Il vero quadro, l'opera d'arte è quella che ti comunica qualcosa mentre la guardi". Cerri si è mostrato molto soddisfatto dell'esito della mostra, superiore alle aspettative, ma la visita per lui più significativa è stata l'incontro coi i ragazzi della scuola media di Carpignano Sesia, che gli hanno rivolto molte domande sulla sua esperienza artistica e si sono dimostrati interessati alle opere esposte: a loro il pittore ha detto di "tenere sempre aperto il proprio sentimento davanti all'opera d'arte: la vera opera d'arte ti comunica sempre qualcosa, tutto il resto, anche il quadro più bello ma non vero, non comunicativo, è puro studio e forma".