Borgomanero - Siamo alle battute finali della rassegna un Paese a Sei Corde. Venerdì 23 settembre - ore 21 ad Omegna nella Sala del Carrobbio in via Manfredi 17 'Immagini e musica per sognare' (ingresso 10 euro). Il duo acustico strumentale “Filmincasa” presenta il suo primo lavoro discografico. Danilo DiPrizio (chitarra acustica) e Karina Gonzalez (liuto) hanno dato vita a un progetto nato da due culture geografiche e musicali, da impressioni ed emozioni che si plasmano attraverso la creazione musicale e visiva, mescolando una lontana matrice minimalista con echi antichi, sonorità contemporanee, impronte futuriste, musica elettronica.
Danilo DiPrizio - Musicista autodidatta, chitarrista e artista visivo. Diplomato presso l’istituto d’arte Caravaggio di Brescia, si è laureato in pittura e arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Ha studiato musica, composizione e chitarra con Walter Lupi, Bebo Ferra, Franco Morone, Francesco Saiu, Pierangelo Taboni, Federico Casagrande, Dusan Bogdanovic. Ha condiviso il palco in Italia con la band scozzese Shooglenifty e con il chitarrista italiano Walter Lupi. Ha partecipato a diversi festival vicino a nomi importanti quali Vincenzo Zitello, Alex de Grassi, Michael Manring, Pierre Bensusan, Bob Brozman. Dal 2007 al 2011 ha collaborato stabilmente con il cantautore Ettore Giuradei. Come solista ha composto colonne sonore per cortometraggi e documentari, oltre a numerose collaborazioni e interazioni con differenti forme d’arte, come la letteratura e il teatro. Nel 2011 pubblica “L’altra metà”, una raccolta di composizioni originali per chitarra sola. Dal 2012 affianca l’attuale ricerca fotografica e multimediale che ha visto la produzione di una serie di videoclip in stopmotion per espandere la musica attraverso l’immagine e la videoarte. Nel 2013 prende vita il progetto audiovisivo “EndoMetaUltra” con il pianista e improvvisatore Pierangelo Taboni, in collaborazione con il Teatro delle ali di Breno (BS). Attualmente vive e lavora con la liutista messicana Karina Gonzalez Treviño, con la quale ha tenuto concerti dal 2012 ad oggi in Italia, Svizzera, Francia, Germania e Messico, dando vita al duo acustico strumentale “Filmincasa” che uscirà nel 2016 con il primo lavoro discografico. Recentemente ha pubblicato, in prima mondiale, la inedita trascrizione integrale – in tonalità originale per chitarra sola – delle “Danses de Travers” per pianoforte di Erik Satie (1866-1925).
KARINA GONZÁLEZ TREVIÑO - Musicista messicana, Liutista. Tramite lo studio della chitarra in Messico e l'incontro con i liutisti Isabelle Villey e Antonio Corona-Alcalde, scopre la Vihuela rinascimentale, svegliando così la passione per gli antichi strumenti a pizzico che la porta nel 2003 a trasferirsi in Italia per approfondire gli studi. Massimo Lonardi è stata la sua guida più importante tra i meandri della musica Rinascimentale e Barocca, e si diploma sotto la sua guida in Liuto e musica antica presso il Conservatorio di Pavia. L'incontro con altri grandi musicisti, tra cui Paul O'Dette e Hopkinson Smith, segnano indelebilmente il suo percorso artistico. Tra i propri progetti di musica antica ci sono stati l’ensemble "El Delphin" con il quale ha fatto un lavoro di indagine sulla musica del periodo rinascimentale per liuto e strumenti a tastiera e l'ensemble di musica rinascimentale “pour.quoy.non: renaissance music” con il quale ottiene il secondo premio al "Forderpreis Alte Musik 2012" in Saarbrücken, Germania. Grazie alla sua versatilità musicale è stata coinvolta per partecipare sia dal vivo che alle registrazioni della band tedesca Cantus Lunaris. Il violista e compositore messicano G. Aponte- Cupido scrisse il duetto per viola moderna e liuto rinascimentale “Tristezas y misterio” che hanno registrato per la radio messicana Uniradio, dedicato a lei e alla sua famiglia. Dal 2011 inizia la speciale collaborazione con il chitarrista e artista visivo italiano Danilo DiPrizio nel progetto “FILMINCASA”, che da spazio ad ogni tipo di esplorazione musicale e visiva, senza perdere mai di vista che la musica esiste e prende vita quando riesce ad arrivare in modo inspiegabile nel più profondo di chi la dona e di chi la riceve. Nel 2013 conclude gli studi di Master of Arts in musica Medivale/Rinascimentale presso la Schola Cantorum Basiliensis in Svizzera, sotto la guida di Crowford Young, Ken Zuckerman, Dominique Vellard, Madjid Khaladj (percussioni persiane) e grazie anche al sostegno del “Fondo Nacional para la Cultura y las Artes” concesso agli artisti messicani all’estero.
Domenica 25 settembre alle 21 a Borgomanero nel Museo Civiltà Contadina – Frazione S. Cristina concerto di Giangi Parigini (nella foto); ingresso gratuito. Tema della serata: presta le orecchie alla musica, apri gli occhi alla pittura e smetti... di pensare.
Giangi Parigini: musica, immagini e parole ispirate alla natura e ai suoi elementi, un viaggio dal jazz alla classica, fra melodie antiche, sensibilità moderna, influenze contemporanee e tessitura di armonie composite. Gian Giacomo Parigini, detto Giangi per gli amici, nasce a Torino nel '57. E' compositore, pittore e chitarrista. Ha vissuto sempre fra la ricerca pittorica e quella musicale, tra l’essenza del fatto emozionale e il tentativo di associare al suono il colore. L’innesto di elementi musicali nella sua pittura è il tentativo di esprimere il mondo fenomenico, l’essenza delle cose e l’interiorità. Pittura e musica si fondono al solo scopo di trasportare il fruitore in una realtà parallela, fatta di emozioni e di rappresentazione di una realtà interiore. Così si compie un viaggio dal jazz alla classica, fra melodie antiche il tutto filtrato da una sensibilità moderna dalle influenze contemporanee regalando emozioni nella tessitura di armonie composite. La narrazione che ne deriva sta tutta nelle parole di Vasilij Vasil'evič Kandinskij: "Presta le tue orecchie alla musica e apri i tuoi occhi alla pittura, e… smetti di pensare!”.
La rassegna Un Paese a Sei Corde è stata realizzata con il sostegno della Compagnia di San Paolo nell’ambito della Scadenza Unica 2016 Performing Arts e con i contributi della Fondazione CRT (bando Note & Sipari), della Fondazione Cariplo, della Fondazione Banca Popolare di Novara.