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A Borgomanero suona ancora una volta il Violino di Auschwitz

Sabato 8 febbraio la storia vera con concerto dello strumento ritrovato

Borgomanero - Alle 16 di sabato 8 febbraio Interlinea porta alla Fondazione Marazza il violino originale suonato da Alessandra Romano con il racconto della storia fatto da Anna Lavatelli nel Violino di Auschwitz: un evento per grandi e piccoli per non dimenticare. Un incontro eccezionale dedicato alla memoria questo sabato alla Fondazione Marazza di Borgomanero alle ore 16 con la presentazione del libro Il violino di Auschwitz di “Le rane” Interlinea scritto da Anna Lavatelli con illustrazioni di Cinzia Ghigliano. L’autrice racconterà il drammatico viaggio del violino e della sua piccola padrona accompagnata dalle musiche di un’ospite d’eccezione, la musicista Alessandra Sonia Romano che accompagnerà la lettura con il violino originale proveniente da Auschwitz. Evento a ingresso gratuito fino a esaurimento dei posti.

Il Violino di Auschwitz racconta la storia di un violino e della sua piccola padroncina Eva Maria, detta Cicci. Cicci ha tutto ciò che una ragazza possa desiderare: una vita bella e agiata, una famiglia che le vuole bene, tanti amici e una grande passione per la musica. Ma è ebrea e durante la guerra tutto cambia. Le rimarrà solo il suo violino, da cui non si separerà a nessun costo. Sarà proprio lui a raccontare, dopo un lungo silenzio, la lenta discesa di Cicci verso l’inferno del campo di concentramento di Auschwitz, dove sarà costretta a suonare per le SS. Scoprirà però che la musica rende liberi. Un racconto commovente tratto da una storia vera (il violino fu ritrovato anni fa presso un antiquario torinese da un grande collezionista di strumenti, Carlo Alberto Carutti, che ha voluto che una nota autrice per l’infanzia raccontasse alle giovani generazioni questa storia così drammatica ma importante)

Dal primo capitolo del libro: «Mi chiamo Collin-Mézin, sono un violino. Spero non vi stupisca il fatto che io possa parlare. È la musica a darmi la voce. E se state ad ascoltare, potrete conoscere la mia storia. Come se a raccontare fosse il libro che state leggendo. Sono ritornato in vita, rimesso a nuovo dopo anni di abbandono. E sono ritornato a suonare nelle mani di una grande violinista. Non so se riuscite a immaginare quanto sia importante per me questo momento. E di certo non potete sapere quanti ricordi conservo nella mia cassa armonica. Sono rimasti lì annidati, silenziosi, come avvolti in un lungo letargo. Ma in questa mattina d’inverno, così limpida, fredda e piena di luce, sento che improvvisamente si agitano, si muovono, vogliono uscire allo scoperto.So perché sta succedendo: è il luogo in cui mi trovo, sono i fatti accaduti qui. Ecco perché i ri­cordi si sono risvegliati, ecco perché la loro voce sta diventando energica e impetuosa. Non posso più trattenerli. Fino a ieri mi sembrava di non essere pronto a compiere questo passo. Ma oggi mi sento forte, so che posso farcela a raccontare. Sono ritornato vivo anche per lasciare la mia testimonianza».

Anna Lavatelli è una delle scrittrici per ragazzi più nota in Italia e in Sudamerica. Nata a Cameri, paese dove attualmente vive, si è laureata in Filosofia all’Università Statale di Milano e ha insegnato per molti anni Lettere alle scuole medie. Inizia a dedicarsi alla letteratura per ragazzi nel 1986, cimentandosi con i generi più diversi ma sempre con un occhio rivolto ai problemi della società contemporanea. Svolge attività di animazione progettando percorsi didattici di invito alla lettura. Ha vinto molti premi tra i quali quello del Battello a Vapore nel 1993 e il premio Andersen nel 2005 come migliore autrice italiana con Bimbambel (Interlinea).Per le Rane di Interlinea ha pubblicato molti libri, come Il giallo del sorriso scomparsoChi ha incendiato la biblioteca?I racconti dei re magiFilastraneÈ Natale BimbambelUna gamba dispettosaMaso CiucciamasoManuale della BefanaLa gallina che non sapeva fare le uova e Benvenuto, pomodoro!. Anna Lavatelli fa anche parte del comitato editoriale delle Rane fin dal 2001, anno di fondazione della collana.

Alessandra Sonia Romano è una violinista, Insegnante, Direttore musicale. Ha studiato al Conservatorio G. Verdi di Milano con Paolo Borciani e si è diplomata al Conservatorio B. Marcello di Venezia con Giuliano Carmignola. Si è perfezionata a Ginevra con Corrado Romano, ed in seguito ad un’audizione alla Julliard School di New York con Dorothy Delay e stata segnalata presso il “Royal College of Music” di Londra, dove ha conseguito, sotto la guida di Itzhak Rashkovsky, il prestigioso diploma per solisti “Associate of the Royal College of Music – Violin Performing”. A Londra ha insegnato violino come assistente di docenti del “Royal College of Music” e “Purcell School” e ha svolto un’intensa attività concertistica in duo con il pianista Andrew Robinson. Lavora come freelance con le più importanti orchestre italiane, suonando in teatri come La Scala di Milano, o l’Auditorium della Rai di Torino. Suona sia come I violino di spalla che come solista con diverse orchestre fra le quali: il Windsor Ensamble di Oxford, l’Orchestra di Podebrady (Polonia), per alcuni anni con l’Orchestra della RAI di Milano con diretta televisiva giornaliera, con l’Orchestra Arteviva, con Milano Classica ecc. Ha fondato, in qualità di primo violino, l’Ensamble d’archi ed il Quartetto Serenata partecipando a diverse trasmissioni della RAI. All’attività concertistica affianca l’insegnamento del violino presso l’Accademia Canone Inverso di Buccinasco e il centro polifunzionale Born4music di Milano ed è stata consulente musicale con la casa discografica Kicco Music, per la quale ha anche inciso alcuni CD. Recentemente ha tenuto un recital per violino solo all’Auditorium Parco della musica di Roma, presso la sala delle risonanze, e fatto diversi concerti da solista con l’Orchestra Ensamble Serenata fondata da lei.