Borgomanero - Dedicato a don Angelo Mattiello il libro “Vivere la carità... insieme”. Mario Metti, curatore insieme a Giannino Piana del volume, ha deciso di rendere omaggio al compianto salesiano scomparso all'inizio di ottobre qualche giorno dopo aver festeggiato il mezzo secolo di ordinazione sacerdotale. Originario di Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, avrebbe compiuto 81 anni il 6 dicembre. Da 28 era parroco di Vergano, frazione di Borgomanero; inoltre era rettore del santuario di Maria Ausiliatrice al collegio “Don Bosco” di Borgomanero. L'opera, che chiude una trilogia sulle virtù teologali, verrà presentata venerdì 28 alle 20,45 nell'aula magna proprio del collegio dove interverranno, oltre a Metti e Piana, l'editore Giuliano Ladolfi e il direttore dell'istituto Giuliano Palizzi. I loro contributi saranno intervallati dalla videoproiezione delle interviste che Metti ha realizzato, nei mesi scorsi, a Lampedusa, alla gente che accoglie i migranti; a padre Alex Zanotelli, che da ormai un decennio vive nel rione Sanità di Napoli; e a don Virginio Colmegna, presidente della “Casa della carità” di Milano. La serata sarà arricchita dalle note del chitarrista Roberto Barcellini. Il libro è in vendita a venti euro. Possibile anche acquistare, insieme a “Vivere la carità... insieme”, anche l'opera precedente intitolata “Rivisitare la fede... insieme”: in questo caso il prezzo complessivo dei due volumi è di trenta euro. I proventi andranno interamente all'associazione Mamre onlus che gestisce la casa di accoglienza “Piccolo Bartolomeo” che ospita donne vittime di violenza e, più in generale, in situazioni di difficoltà, e i loro bambini. «”Vivere la carità... insieme” - puntualizza Metti - parla della Carità, cioè dell’Amore, l’essenza della nostra vita che è stata illustrata dalle pagine scritte, con viva passione, da tanti amici. E poi non manca una lunga serie d'interviste “con testimoni del nostro tempo realizzate in luoghi simbolo di sofferenze e d'ingiustizie”, come scrive il prevosto di Borgomanero don Piero Cerutti nella prefazione». Verrà allestita anche una mostra fotografica che documenterà gli incontri che Metti ha avuto nei mesi scorsi da Milano a Napoli e Palermo passando da Montefano, Lampedusa e Acerra. «Ci sarà la possibilità - conclude - di conoscere delle realtà per molti forse sconosciute. Quel ch'è certo è che abbiamo bisogno di tutti perché solo “insieme” possiamo aiutarci a far sì che l’Amore sia davvero vissuto e trasmesso a ogni persona».
Intanto da sabato 29 novembre il laboratorio “Il prato della speranza rinata” della casa di accoglienza sarà aperto il sabato pomeriggio e la domenica: verranno esposti i lavori realizzati dalle ospiti per i regali delle festività natalizie.